Antonio Caliendo, storico procuratore, ha sposato Alessandra Canale il 20 dicembre 2013. La doppia cerimonia, prima in Comune e poi in Chiesa, si è tenuta a Montecarlo nella cappella di Santa Teresa di Lisieux. La coppia è convolata a nozze dopo 8 anni insieme. La celebre Anè stata accompagnata all’altare dal figlio Amedeo Junior, nato dalla relazione con Amedeo Matacena nel 1995. Come sono arrivati al matrimonio, l’ha raccontato Alessandra Canale al settimanale DiPiù Tv: “Antonio, da gran signore, l’ha prima chiesto a mio figlio Amedeo, poi un giorno mi ha portato in Comune e lì mi ha detto di volermi sposare. Le cerimonie sono state intime: io e Antonio amiamo le cose semplice, non volevamo feste con seimila invitati”. La neo signora Caliendo ha però dovuto rinunciare alla luna di miele: “Niente viaggio di nozze perché c’è il calcio mercato”. All’epoca delle nozze, infatti, Caliendo era il patron del Modena Calcio.

Antonio Caliendo, chi è il marito di Alessandra Canale

Antonio Caliendo, nato nel 1944 in provincia di Napoli, ha iniziato a lavorare come agente della De Agostini per poi aprire una casa editrice, con cui ha inventato i diari scolastici dedicati allo sport. Il 16 dicembre 1977 è diventato procuratore di Giancarlo Antognoni, centrocampista della Fiorentina e della nazionale italiana, dando inizio alla sua carriera di “agente di calciatori”. Alla fine degli anni ottanta annoverava fra i suoi assistiti circa 140 campioni, tra questi: Aldair, Roberto Baggio, Carlos Dunga, Ramon Diaz, Daniel Passerella, Salvatore Schillaci, David Trezeguet, Maicon ed Ederson. Il suo capolavoro di managment calcistico è stato il passaggio di Roberto Baggio dalla Fiorentina alla Juventus nel 1990: “In quella trattativa ho avuto a che fare io da solo con il presidente Berlusconi, il presidente Gianni Agnelli, Montezemolo, Pontello; poi dall’altra parte c’era il pubblico fiorentino e il giocatore che erano contrari a qualsiasi trasferimento. Ho dovuto combattere su tutti i fronti ed è stato difficilissimo e per sei mesi non è uscita una parola fuori, nessuno sapeva niente