Apple è in procinto di ufficializzare l’acquisto dell’applicazione Shazam, per una cifra che si aggira sui 400 milioni di dollari (poco meno della metà della quotazione risalente al 2015).

Il perchè di questa azione di mercato è riconducibile a vari avvenimenti e indiscrezioni. Ormai, infatti, è di dominio pubblico il fatto che Apple si voglia affermare nell’ambito dello streaming musicale.

Ciò è avvenuto prima “ampliando” il brand Apple nel settore musicale con l’acquisizione nel 2014 di Beats, l’azienda produttrice di cuffie fondata dal Rapper/Producer Dr. Dre, successivamente con il lancio dell’applicazione Apple music, che raggiunse i 30 milioni di abbonati in tempi brevi.

Analizziamo la situazione però. Tutti quanti gli utenti che utilizzando Shazam, dopo aver trovato la canzone cercata, venivano reindirizzati sulla schermata dove potevano decidere se riascoltare la canzone su Google Music, Spotify, Itunes o Napster. Ora se in possesso di un account Apple music potranno ritrovarsi il brano in un apposita cartella di ricerche Shazam sul loro account, o in alternativa avranno direttamente la possibilità di acquistarla da Itunes.

Secondo alcune indiscrezioni infatti, causa l’acquisto dell’app da parte dell’azienda di Cupertino, non saranno più visibili i link per altre piattaforme di streaming musicale dato che Apple sfrutterà l’usatissimo software per smartphone come “pubblicità” al proprio servizio.

Tutto ciò avviene alla luce di 2 importanti avvenimenti all’interno dello streaming musicale:

Il primo è l’annuncio fatto da Bloomberg secondo il quale Youtube (controllata da Google) si prepara a lanciare un suo servizio di musica in streaming nell’autunno del 2018 per competere contro Apple e Spotify.

Il secondo e forse più importante, venne riferito dal Financial Times, ovvero che la Tencent Holding (Una società d’investimento cinese le cui divisioni si occupano di servizi d’intrattenimento, mass media, servizi di commercio online e giochi su internet multigiocatore) e Spotify hanno annunciato l’acquisto di una quota di minoranza l’uno dell’altro e viceversa. Ciò porterà gli altri servizi di streaming a dover competere con un’alleanza praticamente invincibile, dato che Spotify è attualmente la piattaforma di streaming musicale con più abbonati e la Tencent è dal 2010 la terza società su internet più grande dietro a Google e Amazon.

Apple però ha indubbiamente compiuto una buona mossa in quest’ambito, chi sa però quali assi nella manica hanno in serbo gli altri protagonisti di questa “guerra” musicale; dal nostro punto di vista possiamo solo sperare che ciò porti ad un vantaggio per noi utenti, magari con abbonamenti mensili più bassi!

Alessandro Di Filippo