Quando si pensa o si parla dell’Area-51 è inevitabile il riferimento a complotti, ufo ed extra-terrestri. Sarà Bill Clinton, in un atto presidenziale del 29 settembre 1995, ad affermarne l’esistenza.
Sin dalla scoperta della sua esistenza l’Area-51 è stata oggetto di speculazioni, dubbi e dibattiti su cosa accadesse al suo interno. Sospetti alimentati dalla sua inaccessibilità, una zona assolutamente off limit per i non “addetti ai lavori”. Negli anni l’attenzione da parte di ufologi e appassionati di teorie complottistiche hanno reso nota la zona che ha ispirato numerosi scrittori e registi (come per esempio X-Files) i quali hanno favorito ancor di più la creazione di leggende e di un’aurea di mistero intorno all’Area-51.
Secondo la versione ufficiale del governo statunitense, la zona sarebbe una base militare sperimentale adibita, cioè, al collaudo di veivoli militari, come l’areo spia U-2. Non solo: durante la Seconda guerra mondiale vi si sono svolte numerose esercitazioni e negli anni successivi anche test nucleari.
Ma allora come è nato il mito dell’Area-51?
Bisogna andare indietro negli anni, precisamente al 1947 e al cosiddetto incidente Roswell. Nel luglio di quell’anno un allevatore di Roswell, cittadina del New Mexico, riferisce l’impatto di una navicella aliena sulla sua proprietà. Diverse settimane dopo l’esercito statunitense dichiara in un comunicato stampa l’esistenza di un velivolo alieno. Il giorno dopo l’esercito stesso cambia versione dichiarando che ad essere precipitato era un pallone metereologico.
Le contraddizioni crearono dubbi che si sparsero a macchia d’olio favorendo i sospetti sulla vera natura di tale veicolo. Da quel momento le teorie si sono moltiplicate ed insieme ad esse anche le testimonianze di ex lavoratori della base che dichiaravano di aver trovato, insieme ai detriti del disco volante, anche esseri dalle sembianze umanoidi di piccole dimensioni.
Nessun membro del governo aveva mai dichiarato ufficialmente l’esistenza di tale Area-51 fino a quando, nel 1995, Bill Clinton in un atto presidenziale si riferisce ad una zona da molti conosciuta come Area 51 ufficializzandone così l’esistenza.
Nonostante non abbia ammesso in tale documento lo scopo di tale area, non ne ha nemmeno smentito l’esistenza come tutti i suoi predecessori.
Successivamente, nel 2003, il governo ammetterà di nuovo la sua esistenza dichiarando tra gli scopi operazioni militari. Ciò che è certo è che sull’’Area-51 sia il traffico aereo civile che quello militare convenzionale siano ristrettissimi se non vietati. Più che scongiurare tentativi di intromissione, la sua segretezza non fa che invogliare i più audaci e temerari ad addentrarsi nella zona che viene controllata per chilometri da stazioni radar e check-point.
Benché le dichiarazioni ufficiali sembrino plausibili, molti continuano a credere che nell’Area-51 ci sia ben poco di militare. Internet abbonda di documentari e studi sull’esistenza di extra terrestri. Magari un giorno i tanti documenti top-secret verranno desecretati. Fino ad allora, però, non dobbiamo avere la presunzione di credere di essere i soli esseri viventi al mondo (è più verosimile un Ufo che un terrapiattista).
a cura di Claudia Cangianiello
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