Arrestata Giulia Ligresti, figlia dell’imprenditore Salvatore Ligresti, ex patron di Fondiaria-Sai.

L’ex presidente e amministratore delegato di Premafin è stata arrestata giovedì sera dalla Guardia di finanza di Torino, come conseguenza del patteggiamento di reclusione concordato nel 2013 nell’ambito dell’inchiesta Fonsai. 

L’arresto di Giulia Ligresti (Photo Credits: www.playhitmusic.it)

La donna deve scontare due anni e otto mesi per falso in bilancio aggravato e manipolazione del mercato. Aveva patteggiato la pena nel corso dell’inchiesta sullo scandalo FonSai, per la quale era stata arrestata insieme alla sorella maggiore Jonella, al padre e altri manager e revisori della compagnia assicurativa.

La famiglia Ligresti (Photo Credits: tg24.sky.it)

Giulia Ligresti venne arrestata, durante le indagini preliminari, il 17 luglio 2013. Il successivo 28 agosto, in seguito a una perizia medica che attestava il disagio psicologico e i disturbi all’alimentazione causati dalla permanenza in carcere, la donna venne messa ai domiciliari. Dalla pena di due anni e otto mesi dovranno essere sottratti i due mesi trascorsi in regime di custodia cautelare. 

Inoltre, alcune intercettazioni avevano rivelato che per la messa in libertà di Giulia Ligresti si era prodigata anche l’allora ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, con una telefonata per “sensibilizzare” al Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria. La ministra venne accusata di essere intervenuta personalmente per far uscire dal carcere la Ligresti, in quanto amica di famiglia. 

La ministra Annamaria Cancellieri (Photo Credits: www.huffingtonpost.it)

Il tribunale di sorveglianza del capoluogo piemontese ha respinto la richiesta della Ligresti di scontare il residuo della pena svolgendo dei lavori socialmente utili. Difatti, l’imprenditrice aveva proposto di impegnarsi alcune ore alla settimana come pr o come designer di arredamento in una delle società di sua sorella Jonella.  

Da ieri sera Giulia Ligresti è nel carcere di San Vittore, a Milano.

Patrizia Cicconi