In materia di aiuti sul caro-energia è allo studio un “bonus famiglie” che potrebbe partire dalla seconda metà dell’anno e che si baserebbe sui consumi, consentendo di incentivare il risparmio energetico, come già annunciato dal ministro Giorgetti a fine anno. Sulla misura, secondo quanto si apprende da fonti Mef, si attendono però le proiezioni di fattibilità dell’Arera. Sarebbe inoltre in fase di valutazione il rinnovo del bonus sociale con le attuali soglie Isee. Per le imprese si studia un credito di imposta modulato sul prezzo del gas
Sarebbe inoltre in fase di valutazione il rinnovo del bonus sociale con le attuali soglie Isee. Per le imprese si studia un credito di imposta modulato sul prezzo del gas: l’idea è fissare una soglia oltre la quale lo ‘sconto’ aumenta, sotto non è previsto.
In sostanza, come aveva spiegato lo stesso Giorgetti nelle scorse settimane, la bolletta verrebbe divisa in due parti: da un lato, una tranche di consumi con un prezzo “protetto” (il 70-80% del consumo annuo stimato sulla base dell’anno precedente o della media nel periodo precedente), mentre l’eccedenza (il 20-30%) sarebbe ancora al prezzo di mercato. Un sistema che andrebbe a premiare chi tiene sotto controllo i propri consumi in linea anche con la rotta indicata dall’Europa che chiede agli Stati di privilegiare misure selettive in ambito energetico e non più interventi a pioggia. In questo modo, dunque, una parte della bolletta sarebbe soggetta a un prezzo calmierato rispetto ai valori del mercato.
Mentre per il bonus famiglie i tempi allo studio sarebbero un po’ più lunghi, il rinnovo del bonus sociale e il credito di imposta per le imprese potrebbero scattare ad aprile. A fine marzo, infatti, scadono gli aiuti prorogati dalla manovra. Per le imprese i crediti di imposta aumenterebbero all’aumentare del prezzo del gas, ma la soglia massima resterebbe quella fissata nell’ultima legge di bilancio, che ha rafforzato i crediti di imposta, portandoli al 45% per le imprese energivore e gasivore e al 35% per gli esercizi commerciali.
Si può fare domanda online usufruendo dell’apposito servizio, seguendo le indicazioni del tutorial diffuso dall’Inps, o rivolgendosi a un patronato. Il bonus nido viene erogato mensilmente e il suo importo complessivo non può superare l’ammontare della retta. L’altra forma di aiuto viene invece corrisposta una tantum. Per quest’anno il budget disponibile per queste misure è pari a 553,8 milioni di euro