Cool Moon In Deep Water è il videoclip Italiano, realizzato dagli Underdog in collaborazione con l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie, interamente con l’uso dell’intelligenza artificiale.
Cool Moon In Deep Water, il videoclip tra innovazione e creatività
Dalla collaborazione tra il gruppo Underdog e l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie nasce il primo videoclip musicale interamente realizzato con l’uso dell’intelligenza artificiale. Il collettivo rompe il silenzio discografico degli anni passati con il nuovo singolo Cool Moon In Deep Water, veicolato dal futuristico videoclip.
La nascita di questo video è stata possibile grazie alla collaborazione con un laboratorio sperimentale di comunicazione che, con un gruppo selezionato di giovanissimi studenti dei dipartimenti di Graphic Design, Design e Videomaking, esplora innovativi percorsi di comunicazione. Davide Cardea, docente che ha seguito la realizzazione del video, come riportato dall’agenzia AGI, spiega:
Il videoclip di Cold Moon In Deep Water, in uscita il 16 marzo, nasce come un soggetto scritto, ispirato al testo della canzone, che è stato tradotto prima in sceneggiatura e poi in uno storyboard. Questa è stata la nostra griglia di partenza, la nostra comfort zone per iniziare a sperimentare con l’AI, in questo caso Stable Diffusion, che abbiamo utilizzato per disegnare le scene. Per rimanere aderenti a come avevamo immaginato il video, abbiamo dovuto operare profonde personalizzazioni del software e delle sue librerie, passando per script a riga di comando e interfacce ai limiti dell’usabilità
Realizzato con tecnica stop-motion e, come spiegato dal docente, con l’ausilio di Stable Diffusion, un modello automatico sviluppato per generare immagini da descrizioni testuali, Cold Moon in Deep Water è costituito da un piano sequenza di circa 4 minuti. La farm di lavoro guidata da Cardea ha assunto il nome di “Contaminazioni“, per la sinergia tecnica e creativa del progetto stesso, che mette insieme livelli di comunicazione tra social media, web 3.0 e Intelligenza artificiale.
Potenzialità e paure dell’intelligenza artificiale
L’Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie come ente di formazione, ricerca e sperimentazione non può non interrogarsi sulle implicazioni e sulle potenzialità di uno strumento come quello dell’intelligenza artificiale, anche in mancanza di regolamentazione e sul quale sono molte le riflessioni in atto. La Direttrice di AANT, Rossana Quarta, racconta:
Il nostro approccio è stato(…) di farne un uso più professionale possibile, andando aldilà dei risultati facilmente ottenibili e comprendendone, proprio usandola, quali fossero le potenzialità e i limiti. Consapevoli del fatto che siamo all’inizio di una nuova epoca e che certamente molte regole in quest’ambito devono ancora essere scritte, il contributo di AANT vuole consistere proprio nella presa di coscienza della potenza del mezzo e delle implicazioni che l’utilizzo dell’AI comporta, anche in senso etico e morale.
La scelta di questo progetto per l’accademia è stata di natura pionieristica per affrontare l’indagine con un’occhio orientato al piacere della scoperta, ponendo le basi di un percorso culturale orientato a definire in che direzione si evolveranno le figure creative del futuro. L’intelligenza artificiale sta infatti animando l’opinione pubblica dividendo l’arena tra apocalittici e integrati. Al riguardo Rosanna Quarta spiega:
Non possiamo sapere oggi quale sarà il futuro dell’AI, ma come tutte le cose nuove è stata accolta in AANT e messa sotto la lente dell’osservazione, per capirla prima di giudicarla, per restarne affascinati ma anche esplorarne i limiti. E farci domande.
Non resta adesso che guardarne gli effetti con il nuovo videoclip di Cool Moon In Deep Water. La storia parte da un soggetto preciso, il suicidio di una donna e agli istanti immediatamente successivi alla propria morte.
Simona Alba
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