Arrivano le dimissioni di Conte: in corso il colloquio con Sergio Mattarella

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Di Redazione Metropolitan

La crisi di governo è arrivata ad un punto di svolta con le dimissioni di Giuseppe Conte annunciate questa mattina al Consiglio dei Ministri che si è concluso alle 10:15.

Queste le parole di ringraziamento pronunciate da Conte: “Ringrazio l’intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme”.

Conte è salito al Colle: le ipotesi

Subito dopo Conte è salito al Colle per rimettere il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come da prassi istituzionale.

Il colloquio è ancora in corso e probabilmente non si concluderà troppo velocemente.

Molti sono ancora i nodi da sciogliere e le opzioni sul tavolo di Mattarella, prime fra tutte il reincarico a Conte per una terza esperienza di governo.

Conte ter e Maggioranza Ursula

Ma per far si che questa soluzione possa prendere piede è indispensabile che la maggioranza giallo-rossa si allarghi. A questo proposito si parla di una possibile ipotesi di maggioranza Ursula, quella ovvero che votò compatta per l’elezione dell’attuale Presidente della Commissione europea, con Italia Viva e Forza Italia.

Il governo tecnico

Ma non è cosi scontato che alla fine prevalga nuovamente il nome di Conte e si aprono nuovi scenari all’orizzonte per un governo tecnico. Cominciano a circolare i nomi dei possibili sostituti, primo fra tutti l’economista Carlo Cottarelli che era già stato nominato da Mattarella prima che si formasse il Conte I.

Altri nomi che si fanno in questo momento sono l’ex presidente della Corte costituzionale Cartabia o l’attuale Governatore di Bankitalia Ignazio Visco.

Più difficile al momento un governo con una maggioranza politica che converga su un nome istituzionale alla Mario Draghi, anche se al momento non si può escludere nessuna ipotesi.

Certo è che la mossa di Conte è stata resa indispensabile alla luce dei numeri in Senato, che non avrebbero certamente consentito al premier di superare lo scoglio della relazione del ministro della Giustizia Bonafede con il voto negativo di Italia Viva.

Ancora una volta è tutto nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, almeno questa una buona notizia.

Valerio Altieri