Artem Dzyuba, attaccante dello Zenit San Pietroburgo e capitano della Nazionale di calcio della Russia, è stato chiamato in causa dal collega Vitaly Mykolenko in merito alla guerra scoppiata in Ucraina. Il terzino ucraino, attualmente sotto contratto con l’Everton, si è scagliato contro gli atleti russi che, secondo il suo parere, restano silenti davanti al conflitto mosso da Vladimir Putin.

Le parole contenute nel lungo post di Artem Dzyuba

Ecco il lungo post del calciatore russo che ha risposto alle accuse del collega dell’Everton:

Fino a poco tempo fa, non volevo parlare del tema degli eventi in Ucraina. Non volevo, non perché ho paura, ma perché non sono un esperto di politica, non ci sono mai entrato e non avevo intenzione di farlo (a differenza di un gran numero di scienziati politici e virologi che sono apparsi di recente su internet). Ma come tutti gli altri, ho la mia opinione. Dal momento che sono circondato da questo argomento da tutte le parti, la esprimerò. Sono contro ogni guerra. La guerra fa paura. Ma sono anche contro l’aggressività e l’odio umano, che ogni giorno acquistano proporzioni estreme“.

Sono contro la discriminazione basata sulla nazionalità. Non mi vergogno di essere russo. Sono orgoglioso di essere russo. E non capisco perché gli atleti adesso devono pagarla per questo. Sono contro il due pesi e due misure – prosegue Dzyuba . Perché tutti gridano sempre allo sport al di fuori della politica, ma alla prima occasione, quando si parla di Russia, questo principio viene completamente dimenticato? Nelle situazioni stressanti, le persone mostrano la loro essenza, a volte negativa. Quanta rabbia, sporcizia e bile si sono riversate ora su tutti i russi, indipendentemente dalla loro posizione e professione. È doppiamente strano sentire tutto questo da persone a cui la Russia ha dato molto, moltissimo nella loro vita. Tutto questo crea solo più negatività. La guerra finirà, ma le relazioni umane rimarranno. E sarà impossibile riavvolgere il nastro. Ricordatelo“.

Poi la precisazione rivolta al terzino Vitaliy Mykolenko, ucraino in forza all’Everton che negli ultimi giorni lo aveva aggredito in un suo post contro l’attacco russo in Ucraina:

Ad alcuni colleghi di lavoro con il culo nelle loro ville in Inghilterra che dicono cose cattive: questo non ci può offendere, capiamo tutto! Pace e bene a tutti!“.

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(Credit foto – Facebook)