Il termine Asasuzumi indica le fresche e piacevoli mattine estive, quando il picco della calura è ancora lontano e ci si può godere l’aria frizzante del mattino. Questa è una delle Parole dal Mondo provenienti dal Giappone dove natura e le ciclicità stagionali rappresentano momenti fondamentali per gli abitati del Sol Levante.

Asasuzumi, la dolce frescura delle mattine estive

Asasuzumi

Se Hazakura rappresenta la parola-sentinella dell’estate, in quanto indica le foglie verdi sugli alberi che anticipano la stagione estiva, Asasuzumi rappresenta, invece, il momento in cui l’estate è al suo picco: il caldo è ormai arrivato e l’afa imperversa in ogni angolo. L’unico momento in cui ci si può godere un po’ di sollievo è duranti le chiare mattinate estive, quando la frescura della sera si protrae durante le prime ore del mattino donando un minimo di ristoro dalla canicola del giorno. Asasuzumi, infatti, significa letteralmente ”il fresco delle mattine d’estate”.

La stagione estiva inizia già a maggio, con il susseguirsi di diverse piogge nel mese di giugno, ed è contrassegnata da un clima caldo e umido a luglio e per i primi giorni di agosto. Le stagioni, in Giappone, si esprimono con vigorosa intensità e l’estate non ne è da meno. Giugno e buona parte di luglio sono indicate come la stagione delle piogge, denominata tsuyu (梅雨.

Giappone, le parole intraducibili per riferirsi al caldo estivo

In lingua giapponese esistono diverse espressioni per riferirsi alla canicola estiva e ognuna di essere ha un riferimento e significato semantico preciso. Kokusho「酷暑」indica il caldo intenso, quando il clima supera i 30°. En’netsu 「炎熱」 il caldo cocente e torrido delle ore di punta (11:00 – 17:00); Mōsho「猛暑」  si riferisce ancora al caldo estremo quanto le temperature superano i 35° gradi. Shochū「暑中」è l’afa tipica del picco dell’estate, mentre Natsuyase 「夏やせ」è la perdita d’appetito dovuta all’afa, così come l’aumento di sudore conseguenze dovute alle temperature elevate. Asasuzumi, quindi, è un vero e proprio momento di ristoro per chi può godersi la freschezza delle temperature del mattino, prima che sopraggiunga l’intensa e umida canicola del giorno, peculiare del clima nipponico.

In ogni haiku che si rispetti è presente un riferimento stagionale (il kigo 季語 o “parola della stagione”) e anche per l’estate esistono dei brevi componimenti che descrivono minuziosamente il rigoglio di questo momento ma anche il suo clima rovente e il caldo; proprio come questo haiku, scritto dalla poetessa dell’epoca Shōwa Mitsuhashi Takajo (1899-1972):

Caldo torrido –
bagnata dalle lacrime
una formica

Da: Haiku kenkyū, Vol. 53, 1986, p. 126

Stella Grillo

Photo Credits: Japan Airlines (jal.co.jp)

Seguici su Google News