La Digos ha arrestato alcuni dei manifestanti che hanno causato i violenti scontri di sabato scorso nel centro di Roma, culminati con l’assalto alla sede della Cgil. Tra questi, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, militanti del movimento di estrema destra Forza Nuova. Ulteriori elementi sui disordini al corteo no Green Pass potrebbero emergere dalle immagini e dai video girati quella sera, ora in mano alla Polizia Scientifica.
Assalto alla Cgil, tra gli arresti il leader di Forza Nuova
Gli agenti della Digos hanno ammanettato dodici manifestanti che hanno preso parte all’assalto della Cgil sabato scorso a Roma. Tra gli arresti, anche Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, e il responsabile romano del movimento Giuliano Castellino.
Oltre agli estremisti di destra, la Digos ha arrestato il leader del movimento “IoApro” Biagio Passaro ed è finito in manette anche Luigi Aronica, ex militante nei Nuclei Armati Rivoluzionari. Quest’ultimo ha già alle spalle una condanna a 18 anni di carcere per diversi reati compiuti tra gli anni Settanta e Ottanta.
Per i dodici arrestati le accuse sono di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. A questi reati potrebbero aggiungersene altri nelle prossime ore. La posizione dei manifestanti finiti in manette è ancora sotto il controllo della Procura di Roma, dove tra i magistrati c’è anche un esperto di antiterrorismo. Inoltre, la Polizia Scientifica sta continuando ad analizzare le immagini di quella sera per acquisire ulteriori elementi in merito agli scontri accaduti.
Carlo Taormina, avvocato difensore di Fiore, Castellino e altri arrestati, ha già contestato i filmati in mano alla Polizia. Per Taormina “la presenza di Fiore e Castellino è una cosa diversa rispetto a quella degli altri manifestanti che hanno assaltato la sede della Cgil”. Secondo l’avvocato basterebbe analizzare le immagini trasmesse dai telegiornali, da cui sarebbe chiaro che i suoi assistiti erano fermi mentre altre persone sfondavano la porta della sede del sindacato.
Le reazioni agli arresti
Da parte di Forza Nuova non c’è alcuna intenzione di fermare gli scontri. Su Telegram i membri del movimento estremista hanno comunicato agli iscritti:
“L’attacco alla Cgil rientra perfettamente in questo quadro analitico, che ha deciso di alzare il livello dello scontro. […] Fino a che il Green pass non verrà ritirato definitivamente, la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino”.
Il movimento neofascista ha rivolto un duro attacco anche a media tradizionali, partiti e questure, che non sarebbero in grado di “leggere i fatti perché non gli conviene e hanno paura”.
Dopo l’assalto alla sede della Cgil in Corso Italia, il segretario Maurizio Landini, insieme ai segretari di Cisl e Uil Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, hanno annunciato una manifestazione antifascista a Roma il 16 ottobre. La manifestazione chiederà al Governo lo scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste:
“Abbiamo deciso subito che c’era bisogno di mobilitarci: è necessario rispondere con tutto il nostro senso civico e democratico”.
Maurizio Landini
Diversa la reazione di Matteo Salvini, che ha accusato la sinistra di organizzare manifestazioni nonostante i ballottaggi per le elezioni comunali prevedano il silenzio elettorale. Il leader della Lega ha annunciato che il 16 ottobre non scenderà in piazza, ma si occuperà di raccogliere firme per i referendum della giustizia.
Giulia Panella
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