“Io Apro”: tensione a Roma durante la manifestazione non autorizzata

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Di Redazione Metropolitan

Si è tenuta ieri a Roma la manifestazione non autorizzata “Io apro” per protestare contro il prolungamento delle misure anti contagio che limitano l’apertura degli esercizi commerciali fino a maggio. La giornata di tensioni è avvenuta nel centro storico di Roma tra Palazzo Chigi, Montecitorio e il Senato. I luoghi sono stati sempre presidiati da un imponente cordone di sicurezza delle Forze dell’ordine schierati per prevenire scontri e violenze.

La manifestazione “Io Apro”

I manifestanti si erano dati appuntamento a piazza San Silvestro per muoversi in corteo verso Montecitorio ma hanno trovato le strade chiuse dalla Polizia. Alcuni di loro con le manette e le mani alzate procedono al grido di “riaperture subito”. Tra slogan e bandiere tricolore, i rappresentanti delle partite Iva hanno rivendicato il loro diritto a lavorare. “Siamo famiglie – hanno ribadito dal megafono -, non siamo delinquenti, siamo persone che lavorano 14 ore al giorno”. Uno striscione recita “La paura di morire non ci sta facendo vivere”.

Con il passare delle ore, e nonostante la pioggia, la tensione si è fatta sempre più palpabile, soprattutto con l’arrivo in piazza dei rappresentanti di Casapound, guidati dal leader ostiense, Luca Marsella. Il tentativo di procedere in corteo verso piazza Montecitorio è stato respinto dagli agenti in tenuta anti-sommossa, mentre il gruppo di “IoApro” provava a mantenere le distanze dal movimento di estrema destra. Dalle retrovie è partito poi il lancio di bottiglie, petardi e fumogeni verso il cordone di polizia, carabinieri e guardia di finanza, costringendo le forze dell’ordine a fare arrivare sul posto anche un idrante, poi mai usato. Da quel momento in poi la piazza si è divisa in due, con il gruppo di “IoApro” da un lato e Casapound dall’altro. Ma i momenti più delicati si sono registrati poco dopo quando l’ultimo presidio dei manifestanti ha sfilato in corteo su via del Corso fino a piazza del Popolo. Lì hanno bloccato il traffico sul Muro Torto, arteria a grande scorrimento di Roma, finendo per essere caricati dalle forze dell’ordine. 

Le dichiarazioni del leader del movimento

Momi El Hawi, ristoratore leader del movimento IoApro, è giunto in piazza San Silvestro con le manette ai polsi. “Non ci fermeremo finche’ tutte le attività saranno aperte – ha aggiunto – non diamogli nessuna possibilità di dire che siamo violenti. Non siamo persone violente”.  

“Siamo venuti a Roma con l’intenzione di manifestare pacificamente e restiamo di questa idea anche se la tensione che si e’ creata nella Capitale dovuta i controlli e ai divieti per impedirci di manifestare non aiuta” ha dichiarato Umberto Carriera dell’associazione “IoApro”, uno degli organizzatori della manifestazione che sostiene come molti manifestanti abbiano trovato controlli rafforzati sia alla Stazione Termini che ai caselli autostradali. Secondo quanto appreso dall’agenzia Ansa sarebbero 13 le persone dirette al sit in organizzato da IoApro bloccate dalle forze dell’ordine alla Stazione Termini e identificate.

Lo schieramento delle Forze dell’Ordine

I manifestanti si erano dati appuntamento a piazza San Silvestro per muoversi in corteo verso Montecitorio ma hanno trovato le strade chiuse dalla Polizia anche attraverso il dispiegamento di blindati per evitare che riaccadesse quanto registrato la settimana scorsa, con scontri fuori alla Camera dei deputati e due agenti feriti.

Le forze dell’ordine ricordano che la manifestazione organizzata sui social network dal movimento ‘Io apro’ non è stata autorizzata dalla Questura di Roma. Il loro messaggio passato alla stampa è chiaro: senza autorizzazione, sotto piazza Montecitorio, non si arriva. Dopo gli scontri di martedì scorso -dove si era registrata anche la presenza di esponenti di CasaPound, no mask e altri gruppi di estremisti- la tensione è palpabile. 

Gaia Radino