Gli attacchi di oggi a Nabatieh, nel Libano sud, sono avvenuti poco dopo che Netanyahu aveva respinto l’idea di un cessate il fuoco da parte degli Stati Uniti. Ieri, il presidente francese Emmanuel Macron aveva dichiarato di essere “contrario a un cessate il fuoco unilaterale che non cambierebbe la situazione della sicurezza in Libano e che riporterebbe il Paese al suo stato precedente”, secondo quanto riportato in un comunicato del suo ufficio.
Sempre martedì, in un discorso televisivo, il vice leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha affermato che l’unica soluzione alla recente escalation è un cessate il fuoco, minacciando al contempo di continuare a colpire Israele con i missili.
Diversi attacchi israeliani hanno colpito Nabatieh
Diversi attacchi israeliani hanno colpito Nabatieh, nel Libano meridionale, uccidendo almeno cinque persone, tra cui il sindaco della città.
L’agenzia di stampa AFP ha parlato con il governatore di Nabatieh, Howaida Turk, il quale ha affermato che 11 attacchi hanno colpito la città e i suoi dintorni. Secondo lei gli attacchi “hanno formato una specie di cintura di fuoco” nella zona. Il sindaco è tra le cinque persone uccise oggi negli attacchi israeliani sulla città di Nabatieh, nel Libano meridionale, secondo quanto riferito da una fonte locale alla BBC.
Un testimone oculare ha descritto la situazione come “terrore frenetico”, affermando che almeno nove violenti attacchi aerei hanno preso di mira la città nell’arco di 30 minuti.
Un testimone oculare, un abitante della città, ha dichiarato che uno degli attacchi aerei aveva colpito il palazzo del municipio di Nabatieh, dove il sindaco stava partecipando a una riunione della cellula di crisi per gestire la situazione umanitaria in città.
Un residente della città ha dichiarato di aver visto delle ambulanze arrivare di corsa sul posto per aiutare nelle operazioni di ricerca e soccorso.
Il Ministero della Salute Pubblica ha confermato lo sciopero, affermando che il bilancio iniziale delle vittime ammonta attualmente a cinque persone uccise.