I media russi riferiscono di un’esplosione nell’area di un aeroporto militare a Primorsko-Akhtarsk, nella regione di Krasnodar, in Russia. Si tratta di un aeroporto da cui vengono lanciati droni e missili sull’Ucraina.

Circa 100 dipendenti del monopolio nucleare russo Rosatom hanno lasciato la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, nella città di Energodar, attualmente occupata dai russi. Lo ha dichiarato il sindaco della città, Dmytro Orlov, in un commento a Radio Ucraina. Circa 6.000 lavoratori dell’impianto si trovano attualmente a Energodar, ma non sono autorizzati a lavorare nella centrale a meno che non firmino un contratto con Rosatom, ha spiegato Orlov, che lancia anche l’allarme in caso di esplosione nella centrale nucleare, perché in città non ci sono rifugi: “Gli occupanti stanno usando la centrale per ricattare il mondo intero”, ha concluso Orlov. A seguito del bombardamento russo di Kostiantynivka, nella regione di Donetsk, due persone sono rimaste ferite, una di loro è in gravi condizioni. Lo riferisce Oleksiy Roslov, capo dell’amministrazione militare della città.

Questa notte, le forze ucraine hanno distrutto 13 dei 17 droni russi lanciati sul Paese. Lo riferisce l’aeronautica militare ucraina in un aggiornamento su Telegram.   “Nella notte del 3 luglio 2023, le forze di occupazione russe hanno effettuato un altro attacco con droni iraniani ‘Shahed-136/131’ dalla direzione sud-est. In totale sono stati registrati 17 lanci. Nelle regioni meridionali, orientali e centrali, la difesa antiaerea ha funzionato e a seguito del combattimento antiaereo, 13 Uav d’attacco Shahed-136/131 sono stati distrutti”, ha scritto l’aeronautica di Kiev. 

È morta la scrittrice ucraina Victoria Amelina, 37 anni, rimasta ferita nel bombardamento russo sulla città di Kramatorsk il 27 giugno scorso, costato la vita a 12 civili secondo fonti ucraine. Amelina si trovava in una pizzeria al momento dell’attacco assieme allo scrittore colombiano Hector Abad e all’ex alto commissario per la pace della presidenza colombiana, Sergio Jaramillo. Abad e Jaramillo riportarono solo ferite lievi, al pari della giornalista colombiana Catalina Gomez, che cenava con loro quando esplose il missile russo. 
La scrittrice, secondo quanto ha reso noto il Pen Club Ucraina, è deceduta il primo luglio nell’ospedale Mechnikov di Dnipro. La notizia è stata diffusa con il consenso di tutti i famigliari di Victoria Amelina. Nel corso dell’attacco russo aveva riportato fratture multiple del cranio. Autrice di romanzi tradotti in diverse lingue, Amelina era nata a Leopoli e “aveva esteso i confini del suo lavoro molto oltre la letteratura”, ricorda il Pen Club, documentando dopo l’invasione dell’Ucraina “i crimini di guerra russi nei territori occupati”.

Accuse al capo del gruppo Wagner, Eugeny Prigozhin, dalla televisione russa. A puntare il dito è il noto opinionista Dmitri Kiseliov, secondo cui Prigozhin “è uscito di testa a causa delle grandi quantità di denaro” di cui disponeva grazie alle risorse pubbliche a lui destinate. “La sensazione di ritenersi uno cui tutto è permesso era cominciata da tempo, dalle operazioni (del gruppo Wagner, ndr) in Siria e in Africa”, ha detto Kiseliov, aggiungendo che tale sensazione si è rafforzata dopo la presa delle città ucraine di Soledar e Bakhmut da parte della milizia. “Prigozhin credeva che avrebbe potuto opporsi al contempo al Ministero della Difesa, allo Stato e al medesimo presidente”. Secondo Kiseliov, il capo della Wagner ha ricevuto soldi pubblici per 858 miliardi di rubli, l’equivalente di 9,6 miliardi di dollari, come ammesso dal presidente russo Vladimir Putin per la prima volta.