È dedicato ad Audre Lorde il doodle di Google di oggi, 18 febbraio, giorno in cui la poetessa statunitense avrebbe compiuto 87 anni. Docente, femminista e sostenitrice dei diritti civili, Audre Lorde ha dedicato la sua vita alla lotta contro le discriminazioni razziali, sessiste e classiste: tutti temi trattati nelle sue poesie. Nata ad Harlem, New York, da genitori di origine caraibica, la sua vita fu influenzata da importanti eventi storici: la seconda guerra mondiale e la nascita del maccartismo negli Stati Uniti negli anni cinquanta. Dotata di forte senso di giustizia e di coraggio, Lorde ha sfidato razzismo, omofobia, sessismo e classismo con grande impegno ed efficacia, partecipando in modo trasversale ai movimenti sociali che hanno segnato la seconda metà del secolo scorso, non solo in America.
Dopo essersi laureata allo Hunter College di New York nel 1959, Lorde ottenne un master in Amministrazione Libraria alla Columbia University, e negli anni successivi lavorò come bibliotecaria e come insegnante di inglese nelle scuole pubbliche di New York. Continuò a scrivere poesie e nel 1968 venne pubblicata la sua prima raccolta, The First Cities. Nelle sue poesie, Lorde affrontava temi di giustizia sociale e razziale, ma parlava anche di sessualità: si definiva “una poeta nera, lesbica, madre e guerriera”.
Insegnò anche nella Germania dell’Ovest, dove guidò il movimento femminista locale, e scrisse diversi saggi, alcuni dei quali raccolti in Burst of Light, del 1989, che vinse l’American Book Award.
Si dichiarò apertamente lesbica durante l’adolescenza, ma nel 1962 si sposò con un uomo dal quale ebbe due figli. Successivamente divorziò e ricominciò a frequentare donne: la sua ultima compagna fu Gloria I. Joseph, con cui visse alle Isole Vergini fino alla morte, avvenuta il 17 novembre del 1992.
Nel 1978 le fu diagnosticato per la prima volta un cancro al seno e fu sottoposta a mastectomia: 6 anni dopo scoprì che il cancro al seno si era metastatizzato nel fegato. Morì il 17 novembre 1992 a soli 58 anni.