Cultura

Auguste Rodin, progenitore della scultura moderna

François-Auguste-René Rodin nasce a Parigi il 12 novembre 1840 e fu uno scultore e pittore francese. Artista di grande talento e di robuste capacità espressive, tentò di fondere l’impostazione monumentale michelangiolesca con l’intenso, vibrante realismo memore della tradizione gotica francese. Definito per questo il progenitore della scultura moderna.

Iniziò la sua carriera con studi tradizionali, frequentando la scuola di arti decorative e seguendo i corsi di disegno e scultura. Lavora come apprendista e decoratore insieme ad artisti già affermati, approcciandosi al lavoro in modo umile e simile a quello di un artigiano. Negli stessi anni, realizza le sue prime sculture, ancora d’impostazione classicista.

Auguste Rodin, L'età del bronzo - Photo Credits: doppiozero.com
Auguste Rodin, L’età del bronzo – Photo Credits: doppiozero.com

La scultura innovativa di Rodin

Nel 1875 compie un viaggio in Italia, a Firenze e Roma, dove rimane colpito soprattutto dal vigore e dall’intensità drammatica delle sculture di Michelangelo. Da questo momento, Rodin infonde una nuova vitalità alle sue opere, creando attraverso l’argilla, superfici complesse, vigorose e profonde. Molte delle sue opere più famose furono diffusamente criticate perché molto innovative.

L’artista evita di rifinire troppo le sue sculture, per aumentarne il valore simbolico e la carica espressiva. Questo perchè si scontravano con la tradizione scultorea dominante, secondo la quale le opere dovevano essere decorative, stereotipate e di tematiche conosciute. La grande originalità del suo lavoro sta nel riprendere temi mitologici e allegorici della tradizione, per modellare le figure umane con realismo, esaltandone il carattere e la fisicità.

Auguste Rodin, Il pensatore - Photo Credits: sky.arte.it
Auguste Rodin, Il pensatore – Photo Credits: sky.arte.it

L’inizio della fama

Partendo dall’innovativo realismo della sua prima grande scultura fino ai monumenti in stile non convenzionale, la fama di Rodin crebbe sempre più e finì per diventare il più importante scultore francese della sua epoca. Con l’arrivo del XX secolo era ormai un artista apprezzato in tutto il mondo.

Dai numerosi busti e ritratti di penetrazione psicologica, così come nelle opere d’impegno monumentale, Rodin seppe imprimere l’idea del movimento, forzando i contrasti tra pieni e vuoti, con effetti di dinamismo e vitalità che fecero della sua opera un imprescindibile punto di riferimento per la generazione successiva.

Auguste Rodin, San Giovanni Battista - Photo Credits: Wikimedia Commons
Auguste Rodin, San Giovanni Battista – Photo Credits: Wikimedia Commons

Le opere di Rodin

Nel 1877 presentò al Salon di Parigi l’Età del Bronzo, opera d’ispirazione classica ma di straordinario realismo che, creduta un calco dal vivo, suscitò vivaci polemiche. Solo due anni più tardi, realizzò il S. Giovanni Battista, con grande libertà formale, in uno stile ancora più realistico e vibrante. Una delle sculture più note dell’artista è “Il Pensatore” realizzato nel 1880, oggi conservato presso il Musée Rodin di Parigi.

Raggiunto un certo successo di critica e di pubblico, nel 1880 Rodin ottenne la prima importante commissione: il portale bronzeo per il Musée des Arts Décoratifs. Per quest’opera mai compiuta, l’artista si ispirò al soggetto dantesco, la Porta dell’Inferno e modellò, durante l’intero arco della sua vita, un’importante allegoria della dannazione attraverso la rappresentazione del nudo. Il suo è un romantico e caotico insieme di figure, che trovano chiara ispirazione nel Giudizio Universale della Cappella Sistina di Michelangelo.

Auguste Rodin, La porta dell'Inferno - Photo Credits: dueminutidiarte.com
Auguste Rodin, La porta dell’Inferno – Photo Credits: dueminutidiarte.com

Gli ultimi anni di vita

Nel 1916 donò alla nazione francese le sue sculture, i bozzetti, una vasta collezione privata d’arte e la sua casa parigina che oggi ospita il Musée Rodin, proprio a Parigi. Dopo la sua morte, sopraggiunta il 17 novembre 1917, le sue sculture soffrirono un breve declino di popolarità ma in pochi decenni la sua reputazione e la sua eredità artistica tornarono a consolidarsi.

Voluta dallo stesso autore a testimonianza dell’amore che aveva per l’opera che più l’ha reso celebre, sulla sua tomba è presente una versione del “Pensatore”. Rodin, rimane uno dei pochi scultori ampiamente noti e conosciuti anche al di fuori della ristretta cerchia della comunità artistica.

Federica Minicozzi

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