Incredibile nel Day 10 degli Australian Open. E’ stato eliminato infatti il numero 2 del mondo Rafael Nadal. Il maiorchino ha perso contro il greco Stefanos Tsitsipas con lo score di 3-6 2-6 7-6(4) 6-4 7-5 dopo poco più di 4h di gioco. Tsitsipas è il terzo uomo nella storia capace di rimontare contro Nadal uno svantaggio di due set. C’erano riusciti prima di lui soltanto Roger Federer ed il nostro Fabio Fognini. Al penultimo ostacolo il greco se la vedrà con il russo Daniil Medvedev, che ha sconfitto in tre set l’amico e connazionale Andrey Rublev. Il moscovita è imbattuto da 19 incontri. Tra le donne fuori a sorpresa la numero 1 del mondo Ashleigh Barty, sorpresa dalla ceca Karolina Muchova. Quest’ultima, in un’inedita semifinale, affronterà l’americana Jennifer Brady, uscita vittoriosa dal derby contro Jessica Pegula.

Nadal sul velluto nei primi due set

Tsitsipas parte veramente forte al servizio. Nei suoi primi tre turni di battuta perde solamente due punti. Il greco è anche il primo a farsi minaccioso in risposta. Nel settimo gioco infatti riesce a portarsi sullo 0-30 con Nadal che però si salva in maniera impeccabile. Il maiorchino, superato questo scoglio, decide che è arrivato il momento di dare il tutto per tutto e nell’ottavo game riesce a togliere il servizio all’avversario: 5-3. Il numero 6 del mondo prova una timida reazione portandosi sul 15-30 ma il servizio di Rafael funziona: dopo 37 minuti siamo 6-3.

Il secondo set prosegue sulla falsa riga del primo, con Nadal che sembra sempre più a suo agio e si porta subito 2-0. I colpi di Tsitsipas sono sempre meno penetranti e il maiorchino conquista con notevole facilità il secondo break di vantaggio: 4-1. Stupiscono, oltre ai dieci vincenti, le zero palle break ancora concesse al suo avversario. Si continua su questa scia e per il greco la logica conseguenza è un pesante 6-2: il numero 2 del mondo si porta in vantaggio di due set.

La reazione del greco

Nel terzo set i servizi fanno la voce grossa. Nei primi otto giochi infatti bisogna registrare solamente un punto vinto alla risposta: 4-4. Si arriva al tie-break con Tsitsipas che ha perso due punti alla battuta in tutto il parziale mentre Nadal addirittura uno (dopo 26 punti di fila). La tendenza s’inverte sul 3-3. Qui Nadal sbaglia in lunghezza un facile smash a rimbalzo. Tsitsipas ne approfitta e con due prime consistenti si porta 6-3. Il numero 2 del mondo prova a farsi sotto e va 6-4 ma ormai il greco ha il vento in poppa: 7-6(4) e primo set perso nel torneo dallo spagnolo. Dopo 2h e 16 minuti si va al quarto.

Nadal nel game d’apertura concede la prima palla break dell’incontro ma si salva: 1-0. Tsitsipas ribatte colpo su colpo e dopo quattro giochi siamo 2-2. Nel quinto gioco il maiorchino fronteggia magistralmente due palle break consecutive con il decimo ace ed una prima sulla riga: si rimane on serve sul 3-2. E’ Nadal ora a faticare tanto sui propri turni di battuta. Fortunatamente per lui, grazie ad un paio di miracoli con il dritto e ad un ace di seconda, esce indenne da un laborioso settimo gioco: 4-3. Il greco è più fresco ed il break tanto cercato alla fine arriva: 5-4 e si serve per il set. Tsitsipas adesso è galvanizzato e il braccio non trema: si va al parziale decisivo.

Il set decisivo

Nadal entra in campo più combattivo e si porta avanti 2-1. Levare il servizio a Tsitsipas tuttavia sembra un’ impresa. Il maiorchino infatti non vede una palla break dalla fine del secondo set. Il greco continua a macinare ma lo spagnolo con l’ennesimo ace continua a fare corsa di testa nel parziale decisivo: 3-2. Chiunque potrebbe cedere da un momento all’altro ma non Tsitsipas: game perfetto (4 ace) e 3-3. Sul 4-3 Nadal, il greco ottiene un altro game a zero ma il numero 2 del mondo fa altrettanto: 5-4 e Tsitsipas serve per restare nel match. Il greco tiene a 30: 5-5. Il break tanto cercato alla fine arriva, grazie anche a quattro errori del maiorchino: 6-5. Nadal prova a dare il tutto per tutto. Annulla due match point e si procura una chance per breakkare ma Tsitsipas con uno strepitoso rovescio lungolinea al terzo match point non perdona: 7-5.

Il derby russo va a Medvedev

Nell’immagine la bella stretta di mano tra Daniil Medvedev ed Andrey Rublev – Photo Credit: via Twitter, @atptour

Ci ha provato con tutto ciò che aveva Andrey Rublev in questo Day 10 degli Australian Open ma alla fine il derby russo se lo è aggiudicato in tre set Daniil Medvedev. Quest’ultimo ha prevalso con lo score di 7-5 6-3 6-2 dopo 2h e 6 minuti di partita. Medvedev, che da lunedì prossimo è già certo di scavalcare Dominic Thiem in classifica, si conferma dunque bestia nera dell’amico. Rublev infatti, su cinque precedenti, non è mai riuscito neppure a strappare un parziale a Medvedev, che conduce per dodici set a zero. Per il nuovo numero 3 del mondo la vittoria di oggi è stata particolarmente significativa. Innanzitutto gli consente di raggiungere per la prima volta le semifinali a Melbourne. Si tratta inoltre della diciannovesima vittoria consecutiva e soprattutto dell’undicesima vittoria di fila contro un top 10: numeri veramente impressionanti. Per la prima volta la Russia, grazie a Medvedev e all’exploit di Karatsev, avrà due propri esponenti nelle semifinali degli Australian Open.

Ma passiamo all’incontro di oggi, con Medvedev che almeno per i primi due set dimostra di soffrire il gioco estremamente aggressivo di Rublev. Quest’ultimo nel primo parziale, sotto 4-2, riesce ad impattare sul 4-4. Tuttavia nel dodicesimo gioco si fa togliere il servizio a zero e consegna di fatto il primo set nelle mani del suo avversario. Medvedev ringrazia. Il secondo set si decide nel settimo gioco. Sul punteggio di 3-3 e con Medvedev al servizio va infatti in scena il game più lungo dell’incontro (ben 18 punti). Daniil riesce a salvarsi, annullando ben cinque palle break. Questo gioco segna molto probabilmente la fine dell’incontro. Rublev, mancata la grande occasione, perde infatti ben sei game consecutivi con i quali Medvedev, oltre alla conquista del secondo set, s’invola 4-0 nel terzo. Gli ultimi quattro giochi servono solamente a puntellare il punteggio finale ma la sostanza non cambia: 3-0 Medvedev.

La numero 1 del mondo si fa sorprendere da Karolina Muchova

Nell’immagine la giocatrice ceca Karolina Muchova – Photo Credit: via Twitter, @SuperTennisTV

Nel Day 10 degli Australian Open sono andati in scena anche i due quarti di finale della parte alta del tabellone femminile. Non sono mancate le grandi sorprese. La ceca Karolina Muchova infatti, numero 27 del ranking mondiale, è andata ad estromettere dal torneo la favoritissima Ashleigh Barty. La numero 1 del mondo ha incredibilmente perso con il punteggio di 1-6 6-3 6-2 dopo quasi due ore di gioco. Per la prima mezz’ora abbondante sembra non esserci partita con la padrona di casa che facilmente vince il primo parziale e si porta subito 2-0 nel secondo. Qui la scossa, con la ceca che va a vincere otto dei nove game successivi. L’australiana non sembra essere al top fisicamente e nel terzo set concede addirittura il doppio break di vantaggio. Muchova, in vantaggio 5-2, risente inevitabilmente di un po’ di pressione ma è bravissima ad annullare tre palle break. La reazione della Barty è tardiva. Per la 24enne ceca si tratta della prima semifinale a Melbourne ma soprattutto di un’altra vittoria di grande prestigio dopo quelle ottenute al terzo turno e agli ottavi di finale rispettivamente contro la connazionale Karolina Pliskova e la belga Elise Mertens.

Jennifer Brady: ormai una certezza

Ci sarà un’americana ad affrontare la giocatrice ceca in semifinale. Si tratta di Jennifer Brady, che nel derby a stelle e strisce ha avuto la meglio su Jessica Pegula. Nel Day 10 degli Australian Open la numero 24 del mondo si è imposta per 4-6 6-2 6-1 dopo 1h e 40 minuti di match. Per Brady si tratta della prima semifinale agli Australian Open ma non della prima in carriera, visto che già era arrivata al penultimo atto nell’ultima edizione degli U.S.Open. Ci è voluto forse uno sforzo maggiore del previsto per venire a capo di una Pegula che comunque ha dimostrato di non trovarsi lì per caso. La tennista di Buffalo tuttavia, dopo aver vinto in volata il primo set, ha dovuto subire la maggior freschezza e la maggior attitudine a certi livelli della sua avversaria. Brady infatti, annullate due delicatissime palle break nel game d’apertura del secondo set, ha vinto piuttosto agevolmente il secondo ed il terzo parziale. L’americana è già sicura con questa vittoria di fare un bel salto in classica. In questo momento infatti è alla posizione numero 15 del ranking.

ENRICO RICCIULLI