Con l’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Governo ha ulteriormente rafforzato le misure di contenimento degli spostamenti non autorizzati. Ad oggi sono stati vari i modelli ufficializzati di autocertificazione e che di settimana in settimana il Governo ha modificato, per rendere ancora più chiari e restrittivi i vari spostamenti dei cittadini italiani per evitare il contagio di Covid-19.
Nel Decreto ci sono alcune parti non chiare, quindi alla domanda: come potrei utilizzare l’autocertificazione, se io non avessi la stampante a casa?
Nei vari decreti emanati nelle ultime settimane, non viene specificata la forma nella quale debba essere presentata l’autocertificazione per gli spostamenti. La si può compilare a mano su foglio bianco, la si può richiedere al blocco stradale o scaricare l’app, ma attenzione a quest’ultima perché non e’ conforme alle disposizioni di legge: controdichiarazione deve infatti essere “controfirmata” dall’agente, cosa impossibile se non viene stampata.
Autodichiarazione scritta a mano
Se ci si dovesse trovare in una situazione di emergenza, si potrebbe anche scriverla a mano: basterà prendere un foglio bianco e ricopiare l’ultimo modello pubblicato dal Ministero dell’Interno, specificando quali siano le motivazioni che ci hanno spinto a uscire di casa.
Autodichiarazione consegnata dagli agenti
Se non si è riusciti neanche a scrivere a mano l’autocertificazione ma si ha comunque l’esigenza di uscire, lo si potrà fare senza problemi. Nel caso in cui si fosse fermati a un posto di blocco, sarà sufficiente chiedere agli agenti un modulo per l’autodichiarazione e compilarlo nel corso del controllo.
Nei vari decreti, infatti, non viene specificato che si dovrà uscire di casa con la certificazione scritta o stampata: sarà sufficiente che i motivi dell’uscita siano contemplati tra quelli di “assoluta necessità” previsti dal DPCM stesso.
App per l’autocertificazione: i rischi
Nelle scorse settimane alcune case sviluppatrici hanno realizzato della app che consentono di creare una autocertificazione digitale, che va salvata sullo smartphone e non deve essere “prodotta fisicamente”. Uno strumento senza ombra di dubbio comodo, ma non conforme alle disposizioni di legge: controdichiarazione deve infatti essere “controfirmata” dall’agente, cosa impossibile se non viene stampata.