Autonomia: la corsa contro il tempo della Lega

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Di Redazione Metropolitan

Cena di carnevale a Palazzo Chigi, sul tavolo oltre alle frappe ci sono i dossier caldi del Governo. Dopo il voto sardo Salvini stringe sul tema caro alla Lega, quello dell’autonomia delle regioni. DiMaio prende tempo, ma il leader del carroccio non ci sta, pressato dalla regione Veneto incalza l’alleato di Governo. Dopo il Tav le Autonomie, il Governo “giallo verde” non sembra conoscere pace.

Il Post di Conte durante il vertice di ieri sera a Palazzo Chigi (Foto dal web)

Quando la crisi sembrava passata, dopo le parole “dolci” di Salvini rivolte agli alleati del M5S, in arrivo un altra tempesta interna. Questa volta su uno dei cavalli di battaglia della Lega, così come della fu Lega Nord, le autonomie. Anche se non si parla più di secessione ma di autonomia, la base elettorale della Lega è sempre quella, e ora chiede a gran voce che venga dato un seguito al referendum consultivo del 2017. In quell’occasione i cittadini di Lombardia e Veneto si espressero in modo netto per una maggiore autonomia, o almeno lo fece chi andò a votare (il referendum non richiedeva un quorum). Il Ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani in un’intervista dichiara:

“Il nostro obiettivo è chiudere con Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna prima delle Europee. La trattativa tra Stato e Regioni è in corso da luglio scorso. Oggi abbiamo un testo che ha l’ok del Mef sull’impianto finanziario e sottolineo che il nostro lavoro sull’autonomia è sempre stato condiviso sia con il premier che con tutti i ministeri coinvolti”.

Quest’ultima frecciatina è rivolta al Leader del M5S Luigi DiMaio, sempre più stretto tra due fuochi. Da una parte Salvini e la Lega che vogliono accorciare i tempi, dall’altra la spaccatura interna sul tema delle autonomie. L’eterna battaglia tra sudisti e nordisti che in Italia torna a fasi alterne, questa sarebbe la natura della spaccatura sul tema, condita dagli strascichi sul voto “salva Salvini”. Non si può biasimare DiMaio che vuole prendere tempo. Dalle colonne di Repubblica lancia il suo appello alla calma rivolto alla Lega.

“Noi sosteniamo l’autonomia ma non lo spacca-Italia. All’ottimo ministro Stefani lo abbiamo detto chiaramente: permetteremo alle Regioni che lo chiedono di poter gestire alcuni servizi. Ma il percorso non sarà breve. Ci sarà una pre-intesa approvata in Cdm dopo un vaglio politico mio, di Salvini e di Conte. Poi il presidente inizierà una trattativa con i governatori di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Infine si andrà in Parlamento e lì i presidenti delle Camere decideranno se sarà emendabile o no il testo delle intese”.

Leggendo le due dichiarazioni appare chiaro quanto siano distanti le due anime del Governo. La fretta di Salvini di portare a casa il risultato prima delle europee. La calma di Dimaio che non vuole affrontare l’ennesimo tema che rischia di spaccare il Movimento prima delle Europee.

L’unica cosa che accomuna in questo momento i due schieramenti sembrano essere proprio le elezioni europee.