Autostrada Milano-Laghi: la prima nel mondo

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Di Giorgia Lanciotti

Nel 1923, nel Nord Italia, precisamente nella circoscritta zona della Lombardia, prendono il via i lavori per la realizzazione del primo tratto della prima autostrada del mondo.

Autostrada Milano-Laghi: il progetto di Piero Puricelli

Il progetto del primo tratto autostradale della storia è dell’ingegnere Piero Puricelli, che ha il tipico profilo esaltato dal Regime Fascista negli anni 20. Egli incarna un eccellente connubio di cultura nazionalista e competenze tecniche da utilizzare al fine di potenziare il Paese.

Nel 1921 l’ingegnere Puricelli aveva fondato la Società Anonima Autostrade e fatto in modo che alcuni suoi progetti fossero ritenuti di pubblica utilità. Egli aveva intuito, con anticipo sugli altri, gli sviluppi che avrebbero interessato il trasporto a motore. Sfruttò dunque la sua amicizia con Benito Mussolini, le relazioni e le protezioni di cui godeva, per promuovere i progetti e la prospettiva autostradale.
Grazie a lui si crearono le giuste condizioni per far sì che l’opinione pubblica guardasse al fenomeno autostradale con grande interesse in un momento in cui l’Italia fascista era impegnata in un notevole sforzo di costruzione e modernizzazione di opere pubbliche e infrastrutture.

La nascita di una necessità: l’autostrada a scorrimento veloce

Nel 1923 in Italia si stava assistendo ad un importante incremento della circolazione di veicoli: se ne contavano circa 84mila circolanti. C’era quindi il bisogno di creare delle strade a scorrimento veloce che unissero in maniera rapida ed efficente il punto di partenza e quello di arrivo dei viaggiatori.

La zona in cui venne costruito il primo tronco dell’autostrada collegava Milano a Varese, e successivamente a Como. Questo tratto venne quindi chiamato Milano-Laghi, ovvero l’odierna A8. La necessità di realizzare una strada a scorrimento veloce si avvertì in particolar modo in quella zona della Lombardia per via del turismo. Il Lago Maggiore e il Lago di Como erano mete che attiravano e concentravano turisti e, di conseguenza, auto e rallentamenti.

Come funzionava la prima autostrada

Realizzare l’autostrada Milano-Laghi costò 90 milioni di lire dell’epoca e per realizzarla furono necessari più di 3mila espropri. Per 15 mesi, 4mila operai lavorarono notte e giorno e, alla fine, il 21 settembre 1924 il Re Vittorio Emanuele III potè inaugurarla.

La strada era ad una sola corsia per senso di marcia, larga dagli 11 ai 14 metri, quasi completamente rettilinea. Si poteva percorrere dalle 6 del mattino all’1 di notte pagando un pedaggio obbligato all’area di servizio, non al casello come facciamo oggi. Il costo del pedaggio variava in base al mezzo con cui si percorreva l’autostrada: le moto pagavano 9 lire; le auto ne pagavano tra le 12 e le 60, in base alla lunghezza e ai cavalli del mezzo.
Perchè pagare per poter percorrere un tratto di strada? Per poter rientrare nelle spese che affrontate per realizzare quest’autostrada. Previsione che si rivelò ben presto fin troppo ottimista.

Giorgia Lanciotti

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