
Stupore e meraviglia a Venezia. Una coppia di delfini è entrata nella laguna di Venezia e si è spinta fino all’imbocco del Canal Grande, all’altezza della Punta della Dogana. L’evento si è verificato probabilmente grazie all’assenza di via vai di barche e vaporetti dovuta alla zona rossa del Veneto. Anche se la presenza dei delfini in laguna non è un evento eccezionale, l’arrivo in una zona a così alta concentrazione umana come San Marco ha stupito i veneziani che hanno avuto la fortuna di ammirarli.
Ma quella degli animali che si avvicinano sempre più alle città pressoché deserte a causa dei blocchi per arginare l’epidemia di coronavirus è una immagine ricorrente in quest’ultimo periodo. È il caso, ad esempio, dei due caprioli apparsi a Casale Monferrato, del gruppo di daini a Viareggio o ancora della famiglia di anatre in giro per la città di Firenze.
Gli animali, quindi, si sono riavvicinati, dapprima esitanti, poi sempre più sicuri, alle aree urbane. Spazi dai quali prima si tenevano alla larga spaventati dal traffico, dallo smog, dalla frenesia del nostro quotidiano, che si sono trasformati in un’improvvisa estensione del loro habitat. In mezzo al tanto dolore del Covid e delle restrizioni per arginarlo, possiamo guardare dunque al lato positivo, di come la natura ci ha sorpresi con la sua bellezza, dandoci un messaggio di speranza.
Gaia Radino