Le decisioni del Consiglio Federale hanno spedito l’AZ Picerno, società lucana, nel vortice dei playout. La compagine rossoblu, attualmente, occupa la sedicesima posizione in classifica (+14 sul Rende penultimo) nel Girone C della Serie C. La volontà della Figc, arrivata con ancora otto partite da disputare dopo l’emergenza portata dal Coronavirus, non è stata accolta benissimo dalla società della Basilicata. Abbiamo raggiunto telefonicamente Enzo Mitro, direttore generale del club picernese, per capire cosa bolle nella pentola rossoblu.

AZ Picerno Enzo Mitro
Enzo Mitro, dg. AZ Picerno

AZ Picerno, Mitro: “Spero che il Collegio di Garanzia si pronunci prima delle due gare”

Rabbia per la decisione del Consiglio Federale, passaggio sul ricorso dell’AZ Picerno e voglia di restare in Serie C. Ecco le parole di Enzo Mitro:

Il Consiglio Federale vi ha mandato ai playout: come avete preso la notizia e come vi state preparando?

“Inspiegabilmente, aggiungo. Abbiamo appreso la notizia solo dai media: nessuno ci ha informato ufficialmente, abbiamo visto le date dei playout. Questo la dice lunga su tale decisione che io, più volte, ho definito folle. Tutta l’Italia calcistica ha riconosciuto questa grave ingiustizia fatta ai danni dell’AZ Picerno. C’è una norma, emanata il 31 luglio dalla Federazione, che recita che in caso di distanza di otto tra le società di bassa classifica, i playout non vanno disputati. È una regola chiara, l’ho riletta più volte. È stato dato il merito sportivo, giustamente, a Vicenza, Reggina e Monza, promosse in Serie B. Perché al Picerno non è stata accordata la medesima cosa? Mi auguro che il Collegio di Garanzia, al quale ci siamo rivolti per il ricorso, si pronunci prima dei playout, ma intanto abbiamo richiamato la squadra agli ordini del mister. Abbiamo fatto i tamponi: aspettiamo l’esito per riprendere subito gli allenamenti. Siamo pronti ad affrontare questa doppia sfida contro una compagine che in classifica ha la metà dei nostri punti: immaginate la delusione di giocatori, tifosi e del nostro presidente che è negli Stati Uniti”.

Quanto sarà complicato per i calciatori, dopo un lungo stop, tornare in campo per centrare un obiettivo vitale?

“Sicuramente sarà difficile, però nello stesso tempo posso dire che ho incontrato i ragazzi rientrati e li ho visto delusi, amareggiati ma molto motivati. Sono professionisti e sapranno affrontare queste due partite. Si sono già messi a lavoro individualmente, l’hanno fatto anche nel periodo di stop. Sono consapevole che i miei ragazzi sono seri e sicuramente affronteranno col piglio giusto questo confronto. Queste gare si affrontano più con la testa che con le gambe: abbiamo in squadra giocatori esperti, alcuni hanno già fatto i playout in passato. Sono pronti per la battaglia ed io sono fiducioso, loro hanno dato la carica al sottoscritto, alla società ed ai tifosi. Vogliamo riprenderci quello che in questo momento il Consiglio Federale ci ha tolto…”

Quali sono gli obiettivi futuri della società? Cambierà qualcosa con un’eventuale Serie D?

“Non ci penso minimamente alla Serie D. Sono convinto, senza voler essere presuntuoso, che non possono sottrarre nulla ad una società seria come l’AZ Picerno, che ha ottenuto tutto quanto con le proprie forze, con la caparbietà e serietà del nostro presidente. Siamo una società modello, non abbiamo mai fatto mancare nulla a nessuno rispettando sempre i nostri doveri. Adesso abbiamo bisogno di qualche diritto perché restare in Serie C è un diritto che abbiamo acquisito: con 32 punti nessuno ci può togliere la terza categoria…”

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