Bambini torturati e uccisi nel deep web: due 17enni pagavano per vederli

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Di Redazione Metropolitan

La chat degli orrori sul deep web: bambini torturati in diretta. Scoperti due ragazzi che pagavano per vedere le torture

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Dirette streaming di bambini torturati

Torture e violenze sessuali su minori trasmesse in diretta sui siti del deep web. È questa la macabra scoperta dei carabinieri di Siena, nell’ambito dell’operazione ‘Delirio’. I militari ne hanno avuto conferma grazie ad alcune perquisizioni eseguite nelle abitazioni di due minorenni piemontesi, un ragazzo e una ragazza di 17 anni. I due sono indagati per istigazione a delinquere e pedo pornografia. All’interno delle loro case sono stati rinvenuti e sequestrati smartphone, tablet, computer, chiavette usb e memorie esterne. Sarà compito dei carabinieri analizzarne i contenuti. Il ragazzo raccontava alla sua amica l’esistenza delle ‘red room‘, ossia le stanze dell’orrore dove avvenivano le torture.

Le sevizie sono avvenute nel sud-est asiatico. Per assistervi in streaming occorreva effettuare pagamenti in criptovalute (Bitcoin, nda). Per vedere video registrati il costo era basso, mentre i video in diretta presentavano un prezzo molto alto. A pagamento si può anche interagire con gli aguzzini, chiedendo di amputare un braccio o magari di versare dell’olio bollente sul corpo della vittima. Le richieste in tempo reale hanno un costo elevato e assicurano degli enormi guadagni.

Le immagini rilevate dagli inquirenti riguardano tre tipologie dell’orrore. Ci sono video pedo-pornografici auto-realizzarti da minorenni che si riprendevano nudi o mentre commettevano atti sessuali; filmati realizzati da adulti relativi ad atti sessuali e violenze compiuti da soggetti minorenni ai danni di minori anche in tenerissima età; video associati a simboli nazisti.

Andrea Caucci Molara

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