Cronaca

Banche: Di Maio colpisce e affonda

Banche: nuovo affondo di Di Maio, che dopo aver chiesto le dimissioni di Maria Elena Boschi, torna sulla questione. Con una domanda importante: “Quanto è coinvolto lo Stato?”. E un’esortazione ancora più pesante: “Chi sa parli”. Il candidato premier M5s non si ferma qui. Anzi rilancia, invitando a far decidere dell’elezione del Governatore di Bankitalia da parte del Parlamento.

Luigi Di Maio credits: tg.la7.it

Chi ha paura delle banche e degli scandali emersi negli ultimi anni? Non certo Luigi Di Maio, che sfrutta il momento per affondare il colpo sull’attuale governo. In particolare sugli esponenti del Partito Democratico. In primis Maria Elena Boschi, per la quale il candidato premier M5s aveva già chiesto le dimissioni, dopo quanto detto dal presidente Consob, Vegas, alla Commissione di inchiesta sulle Banche.

Una questione scottante (e preoccupante) quella delle banche, che, contrariamente a quello che ha detto Casini, il presidente della già citata commissione parlamentare, diventa sempre più politica. Perché ogni politico sa che può essere un ago della bilancia per smuovere gli indecisi. Lo sa sicuramente Di Maio che prevede che: “Il Pd è destinato a scendere sotto il 20%, è come se fosse sul Titanic, chi vuole salvarsi dica la verità”. Quale verità?

Banche: l’intervento di Luigi Di Maio

Dunque Di Maio affonda il colpo sul Pd, attualmente al governo. “Perché né il premier Gentiloni, né l’ex premier Renzi, né Berlusconi chiedono le dimissioni di Boschi? Quanto è grande questo scandalo bancario? Quanto condiziona l’azione del governo?”.

Il candidato premier a cinque stelle sa benissimo quanto possa pesare la questione sulle prossime elezioni. E quanto possa affossare gli altri politici, non solo dem. Un conto non da poco, negli stessi giorni in cui il MoVimento si sta facendo proprio i conti sulle prossime elezioni.

“Penso che il Pd stia affondando come il Titanic e prima che affondi faccio un appello a quelli del Pd: parlateci, diteci tutto sullo scandalo banche. Qui non è coinvolta solo la Boschi che è solo la punta dell’iceberg, ci sono Verdini, Berlusconi, Ghizzoni, ci sono tante persone coinvolte in questo scandalo che farà crollare la seconda repubblica, ma prima di vederla affondare vogliamo sapere la verità“.

Cosa propone allora Di Maio? Modificare l’iter dell’elezione del Governatore di Bankitalia in Parlamento. “Chi deve sorvegliare le solidità delle banche, ovvero il governatore della Banca d’Italia, non deve essere appannaggio del governo ma va eletto come il presidente della Repubblica ad ampia maggioranza, con i due terzi delle Camere riunite, in modo che non debba ringraziare nessuno”. Basterà a riparare gli italiani da altri scandali?

Federica Macchia

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