Chi è Barbara Hepworth, il Doodle di oggi di Google

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Chi è Barbara Hepworth, il Doodle di oggi dedicato da Google. Era il 25 agosto 1939 quando Barbara Hepworth si trasferì a St. Ives, nella costa meridionale dell’Inghilterra. Lì restò, con il suo studio e la sua casa, fino alla morte. 

Chi è la donna del Google Doodle di oggi?

Un’arista britannica. Una scultrice e non una qualsiasi, perché tra le prime a creare opere astratte. Nata nel 1903 a Wekefield, Barbara studiò al Leeds School of Art con una borsa di studio e poi al Royal College of Art di Londra. Fu allora che l’artista imparò a scolpire direttamente sulla materia, senza modello preparatore. Ispirandosi all’arte di Mondrian, Braques, Picasso realizzò opere che le valsero fama ed esposizioni in tutto il mondo. Artista donna tra gli uomini, non sposò le tematiche femministe: come si legge sul sito della Tate, “voleva essere trattata da “scultore” e non da “scultrice”.

Il museo di Barbara Hepworth

Chi volesse visitare la casa museo di Barbara Hepworth e del marito Ben Nicholson, attratto dai numerosi racconti pubblicati sul web nelle ultime ore, dovrà recarsi in Cornovaglia. Si tratta di una regione all’estremo sud-ovest della Gran Bretagna, uno stretto lembo di terra dal clima tipicamente autunnale (la massima è di 19 gradi in agosto), che è divenuta famosa negli anni proprio per i molteplici artisti e personaggi del mondo della cultura e della scrittura, che li vi hanno vissuto. Oltre alla Hepworth e al marito, arrivati in Cornovaglia nel 1939 con lo scoppio della seconda guerra mondiale, su invito di Adrian Stokes, sono diversi infatti i personaggi noti che lì si sono stanziati. A inizio 19esimo secolo vi si trovavano ad esempio Stanhope Forbes, Elizabeth Forbes, Norman Garstin e Lamorna Birch, artisti della scuola d’arte di Newlynb, ma anche scrittori modernisti come D.H. Lawrence e Virginia Woolf. Vissero in Cornovaglia anche Naum Gabo, Peter Lanyon, Terry Frost, Patrick Heron, Bryan Wynter e Roger Hilton, e proprio per via di questa ricca concentrazione di artisti, è stato creato un museo d’arte locale, il Tate Museum di St Ives. (aggiornamento di Davide Giancristofaro).