La collezione di Barbie Fashionista cresce ancora
Negli ultimi anni la collezione delle Barbie si è ampliata notevolmente dando la possibilità di scegliere bambole dalle caratteristiche più diverse.
“Barbie ha continuato ad evolversi negli anni per riflettere meglio il mondo che le bambine vedono oggi, aggiungendo più diversità per raccontare storie in infiniti modi diversi”. Questo recita il sito della bambola più popolare che si propone in qualsiasi forma. Già nel 2015 la Mattel introduce bambole di diverse corporature e altezze, aumentato la varietà dei colori degli occhi, dei capelli e aggiunto anche molte tonalità di carnagione. Oltre a Barbie, anche il famoso fidanzato Ken si presenta in diverse versioni.
Successivamente, nel 2019, il giocattolo si impegna a rappresentare anche disabilità permanenti. Ad esempio, in collaborazione con la dodicenne Jordan Reeves, realizza una bambola con un arto artificiale. L’obiettivo del progetto consiste nell’ideare soluzioni creative per aiutare i bambini affetti da disabilità.
Esistono più di 170 modelli di bambole e la Mattel continua ad ampliare il catalogo. Infatti, ha da poco introdotto alcuni nuovi modelli, tra cui: Ken dai capelli lunghi, dai capelli rossi, Barbie con la vitiligine, dai capelli arcobaleno, con protesi e calva.
La realizzazione di ogni nuovo modello è studiata molto attentamente. Ad esempio, per la bambola con vitiligine, l’azienda si è rivolta ad un dermatologo per riprodurre il giocattolo in modo accurato.
L’azienda continua ad aggiornare il suo catalogo in quanto: “Barbie incoraggia l’immaginazione, la libera espressione e la voglia di scoprire attraverso il gioco”.
Barbie: dal 1959 al 2020
La Barbie, negli anni, ha avuto moltissimo successo: al mondo vengono vendute circa tre bambole al secondo. Si tratta di uno dei giocattoli più popolari tra i bambini che conta anche molti collezionisti adulti. Non è però stata esente da critiche, in particolare sull’aspetto eccessivamente magro e omologato che fornisce un ideale di bellezza poco realistico. Per questo motivo, dal 1997, le bambole sono state realizzate con un bacino più largo per evitare di portare le bambine ad inseguire quella figura sbagliata fino all’anoressia.
Nel corso degli anni il termine Barbie ha assunto un significato negativo nell’indicare una “ragazza di bell’aspetto ma priva di spessore e sostanzialmente stupida”. Utilizzato in questo senso nel film Mean Girls (2004) e nella canzone Barbie Girl (1997) del gruppo Aqua. Le novità sui modelli di questi ultimi anni non si limitano ai diversi look delle bambole, ma anche all’eliminazione di quest’idea negativa del brand.
A tal proposito, la Mattel lancia la linea role models: bambole con le fattezze di donne reali che siano buoni modelli da seguire per le bambine. In questa collezione la varietà è nuovamente grande: ci sono atlete, attiviste, scienziate, cantanti e tante altre figure.