Incentivazione e valorizzazione della propria cantera per puntare in alto, la cessione di Barbieri per fare cassa. Ritorno sovversivo al calcio giocato per gli azzurri novaresi. A poche ore, oramai, dal fischio d’inizio che sancirà la ripresa della bagarre -più che mai agguerrita- per la disputa dei playoff di Serie C, il Novara di patron Rullo si trova a fare i conti con rivoluzioni interne atte a scompaginare il futuro prossimo della società.
Tra conferme ed innovazioni
E’ notizia ormai da qualche settimana che le strade tra società ed il responsabile del vivaio Mauro Breghetti si sono separate dopo quasi un decennio. Il settore giovanile novarese risulta uno dei più consistenti in termini di strutture, crescita morale e qualità nel panorama italiano. Il lavoro svolto durante questi anni da Braghetti ha portato l’esplosione in primo piano mondiale ed internazionale di tanti talenti. In alcuni casi confermando le aspettative come Paolo Faragò (centrocampista del Cagliari) in altri stravolgendole come Bruno Fernandes (prodotto non puro del vivaio, ma comunque pedina del settore giovanile del tempo).
Sostituire una pedina di questa portata non sarà facile, i nomi scarseggiano ed il tempo per preparare la nuova stagione si restringe.
Fino a questo momento – secondo fonti da La voce di Novara – l’unico candidato sembra essere il brand manager del gruppo nonchè ultimo vessillo del Novara da Serie A che tanto faceva sognare i tifosi, Marco Rigoni.
Per un pesante e massiccio addio da una parte, un’importante conferma dall’altra.
Proseguirà anche per la prossima stagione il cammino sulla panchina azzurra per mister Simone Banchieri.
Rivelatosi autentico fruitore di una stagione- ad’oggi- tutt’altro che fallimentare e che potrebbe chiudersi addirittura con una promozione sperata da tutta la piazza.
Società e tifosi sono dalla sua parte, per mentalità aperta e spirito d’iniziativa dimostrato, al suo fianco verrà confermato anche il capo dei preparatori atletici Stefano Pavon.

Testa ai playoff, sguardo alla promozione
Al Silvio Piola di Novara, però, domani 30 giugno bisognerà scendere in campo con gli uomini che hanno reso gli spareggi possibili. Compagine da affrontare, l‘Albinoleffe di mister Zaffaroni, ultima avversaria affrontata prima dell’emergenza Covid. La vittoria in Coppa Italia della Juventus U23 e l’addio agli spareggi del Pontedera hanno creato una situazione paradossale in termini di accoppiamenti. In caso di vittoria o pareggio nell’arco dei 90′ il Novara si troverebbe a saltare un turno eliminatorio accedendo direttamente alla fase finale. Un’occasione troppo ghiotta da non lasciarsi sfuggire, con l’amaro in bocca degli ultimi anni è il momento di redimersi e tornare di prepotenza ai piani alti dove -quasi saldamente aveva preso residenza la società anni fa.
Calciomercato, Barbieri fa gola
La chiusura anticipata, lo stop forzato e le eliminatorie prolungate hanno inevitabilmente caratterizzato e striminzito la stagione corrente ed influenzerà molto anche quella ventura.
In questa estate novarese ci si giocherà il futuro sul campo e fuori.
Insistenti le voci che portano un’interessa non solo nazionale sul giovane terzino classe 2002 Tommaso Barbieri.
Su di lui sembrano iniziare a muovere i primi sguardi la Juventus, come da copione ormai, e l‘Atalanta, due realtà abituate allo scouting di successo in Italia.
Non solo Italia ma anche Inghilterra: il Chelsea di Abramovič potrebbe essere il terzo incomodo nella gara per Barbieri.
In entrata, invece, occhi puntati su Luigi Scotto, ex stella nascente del Genoa ad oggi cannoniere trascinatore e protagonista della promozione del Mantova in C con 20 reti all’attivo.