Bari, sale l’entusiasmo: cosa è cambiato?

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Di Redazione Metropolitan

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(Credits: sscalciobari.it)

Il Bari è in un buon momento. Candidata sicuramente come favorita per la vittoria del Girone C, la squadra di Auteri si gode l’ottima vittoria per 4-1 in rimonta sul Catania e si conferma una delle squadre più in forma del campionato. Il successo del San Nicola ha fatto riflettere sotto molti punti di vista, soprattutto guardando a quella che è stata la stagione passata. È emerso un certo virtuosismo in fase offensiva, che coinvolge tutto l’organico e che punta sempre ad arrivare in porta. Quello che però ha cambiato la partita va sicuramente ricercato nell’intelligenza dei cambi di Auteri nel corso del secondo tempo: gli ingressi di Montalto e Citro hanno sicuramente dato una spinta in più ai biancorossi.

Dalla mancanza di alternative all’imbarazzo della scelta

Sembra un po’ essere questa la trama che ha coinvolto il Bari nel corso di questi due anni. Ciò che l’anno scorso rendeva poco incisiva la squadra biancorossa nei momenti decisivi e che non consentiva di ottenere, non solo a livello mentale ma anche tecnico, quella marcia determinante, oggi pare non manchi. La finale playoff contro la Reggiana è stata esplicativa in questo senso; con l’uscita per infortunio di Simeri, i galletti non avevano a disposizione alternative valide che potessero sostituire l’attaccante. L’ingresso di Costantino, calciatore ben diverso dall’ex centravanti della Juve Stabia, ha infatti confermato la sterilità offensiva della squadra allora allenata da Vivarini. Oggi le cose sono cambiate e Auteri ha dimostrato che le partite possono essere stravolte con i cambi giusti.

Gli highlights di Bari-Catania 4-1

Proprio in questo emerge il cambiamento: per quanto infatti l’ex tecnico del Bari non producesse un gioco offensivo come quello attuale, le opportunità di far cambiare marcia agli undici in campo erano davvero poche. Oggi Auteri può contare su una vasta scelta di cambi, soprattutto nel reparto avanzato: Montalto, Citro e Candellone ne sono un esempio. L’ingresso dell’ex attaccante del Venezia al posto di D’Ursi ha consentito infatti ai biancorossi di avere sul terreno di gioco caratteristiche diverse rispetto al tridente titolare. Questo ha inciso e ha portato il Bari al successo in una partita che era tutta in salita. Ecco perché quest’anno la panchina lunga e la ricchezza di alternative rendono la squadra di Auteri come la favorita per vincere il girone. Si respira entusiasmo in terra barese.

Francesco Ricapito

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