L’elaborazione del dolore e la reazione allo stesso sono sicuramente due componenti caratteriali fondamentali per un gruppo che punta a un determinato obiettivo. Diventano aspetti invalidanti, però, nel momento in cui si presentino come le principali caratteristiche di una squadra. Il Bari non può vivere di strappi, di reazioni tantomeno di riscatti dopo cocenti disfatte. Questo Auteri lo sa e sa che la continuità diventa elemento cardine nell’economia di un campionato complicato come quello di quest’anno. Adesso i biancorossi non hanno più bisogno di riscattarsi o di dimostrare: adesso è necessario solo confermarsi.
Il Bari di Caserta e il salto nel passato
Una vittoria a Caserta era quanto di meglio il Bari potesse ottenere dopo la brutta prestazione contro la Ternana. Era importantissimo vincere in chiave classifica, per scalare posizioni, sfruttando lo scontro diretto tra l’attuale capolista e il Teramo. I ragazzi di Auteri non hanno infatti avuto tempo di elaborare la sconfitta della scorsa settimana, trovandosi, prima che a inseguire la prima posizione, a difendere la seconda. Dettaglio non da poco per una squadra che è partita con la certezza di puntare alla vittoria del girone e che ora è costretta a guardarsi le spalle.
L’anno scorso il secondo posto era pressoché scontato, mentre oggi le inseguitrici sono molte e rimanere sull’attenti non può che essere un imperativo. La sfida di domenica contro il Catanzaro sarà interessante anche dal punto di vista mentale, con tanti galletti che faranno un salto nel passato. A partire da mister Auteri, fino poi a Maita, De Risio, Di Cesare e D’Ursi. Una gara da amarcord, che però potrà lasciare poco spazio alle emozioni: i calabresi sono quarti in classifica e si presentano come un grosso ostacolo alla cavalcata biancorossa. Servirà lucidità ed esperienza, caratteristiche che i galletti hanno nelle loro corde, ma che finora hanno faticato a mettere in mostra.
Maturità e continuità
Il Bari quest’anno non è mai andato oltre le due vittorie consecutive, ottenendo stop più o meno giustificabili una volte ottenuti i sei punti. È mancata però non solo la continuità, ma in certi casi anche la maturità di non affrontare in modo superficiale determinate sfida. La gara persa a Foggia ne è un esempio lampante. I biancorossi hanno però dimostrato di saper dare il meglio proprio quando sotto pressione e Auteri ha confermato di percepirla costantemente nel capoluogo pugliese. Se è così, sarà meglio per il Bari: il riscatto nei momenti peggiori (dopo il derby e dopo la Ternana) c’è sempre stato. Ora, però, non serve più: la sfida più difficile è confermarsi.
Francesco Ricapito
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