Un saliscendi di prestazioni che non hanno regalato, in Lega Basket A, quella continuità che tutto l’ambiente di Bertram si aspettava a inizio stagione. Questo il male più grande, da dover estirpare nell’annata che verrà, di Derthona Tortona, compagine piemontese che ha conquistato, a tozzi e bocconi, un postino nei playoff scudetto della nostra pallacanestro per poi uscire di scena ai quarti di finale contro la più forte e attrezzata Virtus Segafredo Bologna. Cosa bisogna aspettarsi dai bianconeri in vista del prossimo futuro? L’amministratore delegato della società cestistica ha tracciato la via, parlando anche di coach Walter De Raffaele.
Derthona Tortona, senti l’amministratore delegato Ferencz Bartocci: “Facciamo tesoro degli errori commessi, coach De Raffaele? Schietto e preparato”
“Il saluto dei tifosi alla partenza della squadra per gara 5, nato da un’idea del presidente Marco Picchi, è stato bello – queste le parole dell’amministratore delegato della Bertram Derthona Tortona, Ferencz Bartocci -. I tifosi che sono venuti a Bologna ci hanno fatto sentire meno soli nella bolgia della Segafredo Arena. E poi tanta gente all’aperitivo di mercoledì in un clima informale e piacevole. Come dice il nostro patron Beniamino Gavio: dobbiamo essere ambiziosi ma restare semplici. Un voto all’annata? Non un voto, ma un giudizio. Il massimo per la condotta, ma dobbiamo migliorare facendo tesoro degli errori commessi. Bravi, ma si può fare meglio. Il momento più brutto e quello più esaltante della stagione? Momenti brutti nello sport, per me, non ce ne sono. Lo sport è divertimento: nelle difficoltà non devi farti prendere dallo sconforto ma pensare come risolvere i problemi. Il momento più esaltante è il recupero con la schiacciata di Candi in gara 4 con la Virtus. L’essenza del sport di squadra in una giocata di un ragazzo che si è sempre messo al servizio del gruppo. Il coach? Prima che arrivasse da noi non lo conoscevo. L’altro giorno gli ho mostrato il messaggio che gli ho mandato quando ha vinto lo scudetto a Venezia e sa cosa mi ha detto (ride, ndr)? ‘Ah, sì, quelle risposte le facevo mandare a mia figlia…’. Ho imparato a conoscerlo e sono contentissimo di lavorare con una persona e un tecnico schietto, determinato e preparato che mette la squadra davanti a tutto”.
(Credit foto – LBA)
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