Non è stata, fin qui, una stagione da incorniciare a livello nazionale ed europeo per Dolomiti Energia Trentino. La formazione del Nord Italia sta incappando in un’annata priva, fin qui, di soddisfazioni: nella Lega Basket A le Aquile occupano il nono posto in classifica con uno score che recita dieci vittorie e dieci sconfitte (lo scorso anno furono quindici totali che regalarono il sesto slot alla compagine dolomitica), mentre in EuroCup basket è arrivata la cocente eliminazione nella fase a girone. In una recente intervista, Kamar Baldwin ha raccontato del momento che vive la sua squadra all’intero di questa stagione certamente poco lusinghiera a livello di risultati sportivi.

Dolomiti Energia Trentino, le dichiarazioni di Baldwin: “Possiamo fare certamente meglio di così…”

(Credit foto – pagina Facebook Aquila Basket Trento)

Questi primi mesi di stagione credo che ci abbiano fatto vedere la migliore e la peggiore versione di noi stessi: nel bene e nel male, abbiamo attraversato tanti alti e bassi, mostrando sia quanto belli ed efficaci possiamo essere sia quanto in difficoltà possiamo andare. Complessivamente, un po’ di rammarico ce l’ho: credo che potessimo fare meglio, non sono del tutto soddisfatto del nostro percorso fino ad ora. Abbiamo mancato alcuni obiettivi che, secondo me, erano realizzabili. Ma ora è importante imparare da quelle difficoltà e da quegli errori per crescere, individualmente e di squadra; dobbiamo e vogliamo fare passi in avanti per vivere al massimo del nostro potenziale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati – queste le parole del cestista statunitense Kamar Baldwin ai microfoni de T Quotidiano –. In tutta sincerità posso tranquillamente dirvi che non sono soddisfatto di me stesso. Non ho avuto abbastanza continuità, le mie performance non sono state all’altezza di quello che sento avrei potuto dare alla squadra. Voglio fare di più ed aiutare la squadra ad avere successo, non so bene perché ci sono stati così tanti alti e bassi. Certo, fisicamente non è semplice scendere in campo praticamente ogni 72 ore però questa non deve certo diventare una giustificazione. Il palcoscenico europeo è super ed è stato uno dei motivi che mi ha portato ad accettare la proposta di Trento. Semplice. Dobbiamo tornare a essere noi stessi. Tornare a giocare il nostro basket, e farlo nella maniera giusta. Con senso di squadra e di unione. Credo davvero che sia tutto qui. La sosta potrebbe aiutarci a recuperare un po’ di energie, fisiche e mentali. Staccare completamente per qualche giorno ci farà bene e ci farà tornare in palestra con fame. Vogliamo regalarci soddisfazioni e rendere i nostri tifosi orgogliosi“.

(Credit foto – Aquile Trento)

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