B.B. King, carriera del bluesman di Mississipi

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Di Redazione Metropolitan

B.B. King agli inizi della sua carriera - photo credits: web
B.B. King agli inizi della sua carriera – photo credits: web

B.B King, ovvero Riley B. King, è stato uno degli esponenti più importanti del blues americano. B.B King da ragazzino lavorava la terra, raccoglieva il cotone e portava a casa il guadagno dove lo aspettavano a braccia aperte la madre e la nonna. Poi la folgorazione e la coltivazione del suo talento. La chitarra, il blues, la musica immortale di B.B King hanno fatto la storia.

Il blues, fin dalla sua nascita, nasce e si diffonde come una culturale orale, come musica folk. Poi venne scoperta e studiata dagli etnomusicologi americani e diventa una musica popular già negli anni dieci del novecento. Da questo principio, B.B King si appassiona dello studio della chitarra e affina le sue tecniche seguendo i cantanti neri del jazz e del country blues.

La carriera del bluesman B.B. King

Nato a Itta Bena nel Mississipi il 16 settembre 1925, King cominciò a registrare canzoni per la RPM Records di Los Angeles. A partire dagli anni cinquanta King divenne uno degli esponenti principali del panorama r&b collezionando una lunga lista di hits tra i quali Bad LuckOn My Word of Honor, e Please Accept My Love, Whole Lotta’ Love, You know I love you e tanti altri successi indimenticabili. Con il passaggio alla casa discografica ABC Paramounts Records, fu il tempo per un successo esplosivo che sbalzò nei primi posti delle classifiche.

Il primo successo di King al di fuori del mercato blues fu una riedizione di The Thrill is Gone di Roy Hawkins che nel 1969 scalò le classifiche sia pop che R&B, evento molto raro anche nel ventunesimo secolo. Vinse il Grammy Awards for Best Male R&B Vocal Performance e B.B. King, reduce di questo successo, non stancherà mai di stupire e di intrattenere rapporti idilliaci con i più importanti premi. King infatti è apparso sulle classifiche R&B di Billboard ben 74 volte. Nel 1986 vince il Grammy Awards for Best Traditional Blues Album con My Guitar Sings the Blues.

La sua chitarra chiamata Lucille

La storia e la leggenda del chitarrista blues del Mississipi è segnata da un episodio che ha alimentato la fantasia degli innumerevoli amanti della carriera e della musica di B.B. King. Nel 1949, King stava suonando in una sala da ballo nell’Arkansas e per intrattenere il pubblico del locale era stato acceso un barile contenente del kerosene. Due uomini incominciarono a litigare, facendo cadere il barile contenente il kerosene infuocato sul pavimento e questo scatenò un incendio e conseguente evacuazione. Una volta fuori, King si rese conto di aver lasciato la sua chitarra, una Gibson Custom Shop semiacustica basata sul modello ES-355, nell’edificio in fiamme e rientrò per recuperarla.

Il giorno dopo, King scoprì che i due uomini avevano combattuto per una donna chiamata Lucille e decise di chiamare così la sua prima chitarra, così come tutte le chitarre che ha posseduto da quell’esperienza quasi fatale, per ricordarsi di non fare mai più una cosa del genere. Altra versione invece vuole che, saputo il nome, avesse detto «per colpa di Lucille a momenti ci rimetto la vita» creando poi un doppio senso tra la ragazza e la chitarra.

B.B. King e la sua inseparabile Gibson - photo credits: Today in Music History.it
B.B. King e la sua inseparabile Gibson – photo credits: Today in Music History.it

La morte

B.B. King è morto nella notte fra il 14 e il 15 maggio 2015 nella sua casa di Las Vegas, per le conseguenze del diabete del quale soffriva da anni. Un colosso della musica blues, B.B. King, che ha vinto ben quattordici Grammy ed è ritenuto secondo la rivista Rolling Stone come il sesto chitarra migliore di tutti i tempi.

Articolo a cura di Gianrenzo Orbassano

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