Super Mario 3D All-Stars: Recensione di un compleanno stellare

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Di Redazione Metropolitan

35 anni. Un amico che ti accompagna da così tanto in tutti i momenti della tua vita, belli o brutti che siano stati, non può che essere una persona fondamentale per te. E, ad un amico così, non puoi che rendere un tributo d’amore, dopo così tanto tempo passato assieme. Super Mario 3D All-Stars è esattamente un tributo d’amore, per il compleanno di un eroe, Mario, che ci ha accompagnato con le sue strambe avventure lungo un arco così tempo così lungo.

Super Mario 64, Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy, i tre giochi che compongono la raccolta, hanno accompagnato la maturazione dei videogiocatori in tre ere videoludiche fondamentali di Nintendo, e vederli riproposti oggi con una veste grafica migliorata non può che far scendere una lacrimuccia.

Ma possono essere anche una grandiosa occasione per tutti quelli che invece non li hanno giocati ai tempi della loro uscita, che possono così colmare una lacuna grazie a queste tre pietre miliari del platform e del videogame come medium. Siete pronti a saltare con noi di InfoNerd verso una super stella?

Super Mario 3D All-Stars: Photo Credits: Web

Super Mario 3D All-Stars: il perfetto regalo di compleanno di un eroe leggendario

Con un forte richiamo alla collezione uscita nel lontano 1993 sul Super Nintendo (presente oggi sul catalogo di Nintendo Switch Online), Super Mario 3D All-Stars è un perfetto regalo di compleanno. Quello che il nostro Mario fa a noi videogiocatori in occasione dei suoi 35 anni. Per questa celebrazione, Nintendo ha deciso che il 2020 sarà l’anno nel quale i possessori di Switch potranno ripercorrere quasi tutte le più importanti avventure dell’idraulico baffuto. E i tre capitoli di questa collection sono stati tirati a lucido per questa grande occasione.

Super Mario 64, nonostante gli anni che si porta dietro, è ancora perfettamente giocabile anche nell’attuale generazione. E in portatilità, con una veste grafica ripulita e con dei controlli rifiniti rispetto all’era Nintendo 64, acquista nuova linfa vitale.

Super Mario Sunshine è invece tra i capitoli che maggiormente hanno diviso i fan di Mario, e questa nuova opportunità di (ri)giocarlo è un’ottima occasione per dargli una seconda possibilità, oppure per amarlo ancora così come abbiamo fatto ai tempi del GameCube.

Super Mario 3D All-Stars: Photo Credits: Web

Super Mario Galaxy è, tra i tre, quello che a colpo d’occhio ha beneficiato delle maggiori rifiniture grafiche. Uscito originariamente per Nintendo WII e poi su Nintendo WII U, ha stravolto ancora una volta le regole del platform solo una generazione fa.

Sebbene i fan, all’annuncio di questa raccolta, abbiano un po storto il naso per l’assenza del suo sequel Super Mario Galaxy 2, la presenza esclusiva del primo capitolo mantiene una coerenza maggiore con la stessa collection. E non escludiamo che possa venir riproposto tra qualche tempo.

Tre giochi, tre dimensioni, tre capisaldi del genere videoludico, tre tra le più divertenti avventure mai vissute da Mario. Super Mario 3D All-Stars ci permette di rivivere la nostra infanzia e la nostra maturità di videogiocatori, festeggiando il nostro idraulico preferito nel migliore dei modi. Non ci resta, quindi, che riscoprirli singolarmente più da vicino, per innamorarci, e salvare la principessa Peach, ancora una volta.

Super Mario 64

Super Mario 64 è uno di quei titoli che non hanno bisogno di presentazioni. Uscito nel lontano 1996, è considerato da tutti uno dei migliori videogiochi di tutti i tempi. Ed è anche il principale motivo dell’esistenza di questa raccolta. È proprio a lui che dobbiamo, infatti, la prima incarnazione 3D di Mario, capostipite di una nuova interpretazione del platform per l’epoca a 64 Bit, capace ancora oggi di divertire ed emozionare.

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Nonostante questa non sia la prima riproposizione di Super Mario 64, la nuova veste grafica e la portatilità di Switch hanno conferito al capitolo una nuova longevità. Essendo il più vecchio tra i tre capitoli che compongono la raccolta, il miglioramento della sua risoluzione è quello che salta meno all’occhio, con un 960 x 720 di risoluzione, che si utilizzi il dock o meno, con visuale in 4:3 e 30 fps.

Tutta la prima generazione poligonale è quella che sicuramente è invecchiata peggio delle altre. Tuttavia, già all’epoca Mario 64 ne rappresentava una eccezione. Ahimè, però, nonostante l’eccellenza, i suoi anni iniziano a vedersi tutti, con una risoluzione più alta che ne evidenzia maggiormente i tratti spigolosi del mondo di gioco.

Eppure, nonostante l’età e i limiti grafici rispetto alla generazione attuale, il bisogno per ogni vero fan di Mario di riaffrontare tutti i suoi livelli e riottenere tutte le 120 stelle diventerà impellente non appena si avrà la possibilità di tirare il naso al nostro eroe baffuto. I sistemi di controllo ed il suo level design potrebbero ancora oggi fare scuola a molti titoli.

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Super Mario Sunshine

Con l’aumentare dei bit e della potenza del motore grafico, aumenta anche l’impatto visivo del lavoro effettuato da Nintendo sul comparto grafico. Super Mario Sunshine ci si presenta oggi con una definizione nettamente più pulita rispetto all’era GameCube. Una risoluzione di 1920 x 1080 sul televisore, e a 1280 x 720 in portatilità, in 16:9. Anch’esso con un frame rate a 30 fps.

L’immagine complessiva è quindi molto nitida, ed il 16:9 gli conferisce una nuova modernità grafica. I controlli, più immediati e precisi, aiuteranno i videogiocatori nei livelli più difficili.

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Un appunto, negativo, va fatto invece per quanto riguarda una delle meccaniche di gameplay. I tasti dorsali dei Joy-Con non permettono la stessa regolabilità della pressione garantita da quelli del controller del GameCube. Sarà quindi leggermente più difficile dosare l’impulso d’acqua dello Splac-3000, soprattutto nelle fasi di volo.

Tuttavia, rimane una esperienza che va giocata, soprattutto da chi non ne ha avuto il piacere anni fa. Rimane sì uno dei capitoli maggiormente controversi del franchise, ma come per Mario 64 l’esperienza in portatilità gli conferisce tutta una nuova aura.

Super Mario Sunshine è un gioco che diverte oggi come allora. E nonostante delle meccaniche di gameplay peculiari per il genere, saprà intrattenervi per molte ore di gioco. Soprattutto se si vogliono trovare tutti i collezionabili.

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Super Mario Galaxy

Super Mario Galaxy rimane, ad oggi, stupendo. Uno dei più bei capitoli di Mario dall’epoca del 3D, capace di rivaleggiare con il più recente Odissey. Tra i tre giochi della collezione è quello che visivamente ha beneficiato della pulizia migliore.

Sebbene la risoluzione e gli fps siano gli stessi di Super Mario Sunshine, ad un primo impatto è quello che più si avvicina alla attuale generazione grafica di Switch. Il frame rate è molto stabile, i controlli precisi, e l’emozione di raccogliere una super stella ancora fortissima.

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Iniziamo subito soffermandoci sulle migliorie apportate al gameplay. Rispetto al Wiimote, i Joy-Con permettono un controllo di Mario molto più immediato. E l’accuratezza della Switch rispetto alla Sensor-bar del WII permette di regolare il puntatore in maniera nettamente più precisa che in passato.

Un appunto negativo va fatto invece per la modalità portatile. Non è un problema vero e proprio della Switch, ma alcune sezioni di gameplay sono ovviamente studiate per utilizzare i due Joy-Con e non il touch-screen. Niente che non si possa superare in modalità portatile, ma ovviamente fermarsi sull’autobus per puntare i Joy-Con verso lo schermo potrebbe essere complicato.

Godersi Mario Galaxy in alta definizione è una esperienza veramente entusiasmante. E pensare che sia un gioco nato su WII rende il tutto ancora più miracoloso. Il level design lo rende ancora un titolo unico, raggiunto solo dal suo successore, Galaxy 2

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Super Mario 3D All-stars: 35 anni d’amore

Super Mario 3d All-Stars è, come abbiamo detto in apertura, un perfetto tributo d’amore. Un modo entusiasmante per festeggiare il compleanno dell’icona più importante del mondo videoludico. Tre giochi che ripercorrono la storia del videogame, che ripercorrono la vita di un videogiocatore.

Un’occasione per riscoprire un vecchio amore, o per avvicinarsi per la prima volta a dei titoli che hanno fatto la storia. Non solo, la modalità che permette di ascoltare le strepitose colonne sonore dei tre giochi anche a dock spento, è una ulteriore possibilità di vivere a 360 gradi l’esperienza Mario.

Non dei veri e propri remake, ma un lavoro di pulizia e ammodernamento fatto con attenzione, che porterà ancora molte e molte ore di divertimento. Giocarli oggi, come allora, è un’esperienza stellare, ricca, divertente, che ci terrà incollati allo schermo alla ricerca di quell’ultima, agognata moneta. Il 18 settembre è vicino, tenetevi pronti a salvare Peach.

+ La pulizia grafica ed il frame rate più stabile rendono l’avventura molto più godibile
+ Interessante la modalità di riproduzione delle colonne sonore
+ Tre capisaldi del videogames, riproposti in una nuova veste grafica
+ Controlli più intuitivi e precisi
+ La possibilità di giocarli in portatilità rende l’esperienza nuova

– Non un vero e proprio remake come ci si poteva aspettare
– Si poteva fare qualcosina di più da un punto di visita grafico
– Manca Super Mario Galaxy 2

VOTO: 9

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