Ecco la lettera aperta al beach volley redatta a 16 mani da alcuni campioni del passato e del presente del beach volley italiano, che oggi rappresentano società di spicco del panorama nazionale, la cui attività è bloccata per via delle regole stringenti volute dal protocollo della Federazione Pallavolo.
La Lettera Aperta al Beach Volley
Le Società di Beach Volley hanno interrotto gli allenamenti il 22 febbraio in Lombardia e il 9 marzo nelle altre regioni, sono passati quasi tre mesi senza poter fare attività, senza lavorare e senza l’aiuto di nessuno. Molte società hanno in gestione centri sportivi nati per la pratica del beach volley, altre hanno i centri in proprietà e altre ancora sono in affitto. La situazione di inattività è sempre più insostenibile da un punto di vista economico con perdite che stanno mettendo in seria difficoltà la sopravvivenza delle stesse Società e a rischio il lavoro di molti collaboratori sportivi.
Nel frattempo tutti gli altri sport hanno ripreso l’attività. Le società di beach volley invece sono ancora ferme al palo a causa di un protocollo Fipav inadeguato che non permette in alcun modo la ripresa degli allenamenti.
Ci chiediamo Il motivo per cui non è stato previsto un protocollo specifico per il beach volley che è una disciplina completamente diversa dalla pallavolo, nella quale in un campo di 64mq ci sono 2 atleti che possono mantenere senza troppi problemi il distanziamento. Il protocollo FIPAV fa inoltre riferimento per assurdo all’uso delle scarpe e al numero massimo di 12 persone presenti contemporaneamente nell’impianto, ignorando completamente le dinamiche nel mondo del beach volley, del tutto differenti dalla pallavolo.
La proposta
Alla luce di queste riflessioni, nell’esigenza di far ripartire al più presto l’attività di base dei corsi, motore economico trainante delle società di beach volley e dei centri sportivi ad esso dedicati, siamo convinti che in questa fase si possa ripartire in sicurezza con l’attività di base dei corsi seguendo questi accorgimenti:
– Massimo 8 persone per campo (16mq a disposizione ad atleta);
– Consentire il passaggio della palla;
– Nelle esercitazioni sintetiche il divieto di muro;
– Nelle esercitazioni di gioco il divieto di muro e la limitazione del campo con un corridoio centrale
Tali accorgimenti garantirebbero il mantenimento del distanziamento sociale, allo stesso modo del protocollo adottato in Germania che ha permesso la ripartenza dell’attività amatoriale ed agonistica e che consentirà l’avvio del campionato nazionale dal 13 giugno. Ci auguriamo che questi suggerimenti, indicati da chi ha dedicato tutta la vita al beach volley, possano determinare una revisione del protocollo che permetta una ripresa immediata dell’attività ed il ritorno al gioco normale nel più breve tempo possibile.
BVA Gianni Mascagna
iBeach Dionisio Lequaglie
BVU Thomas Casali
BVU Gianluca Casadei
GTA Andrea Raffaelli
BVCA Eugenio Amore
BVS Paolo Ficosecco
BSM Filippo Cecchini
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