Beer and Bread – Non sono solito trattare di giochi per 2 partecipanti, ma questo titolo mi ha incuriosito tantissimo mentre ero a Modena, durante la Play di quest’anno. A suo favore vi erano sicuramente la fama che si portava dietro e le bellissime componenti. Si tratta di un gioco competitivo di Scott Almes, edito in Italia dalla Ghenos Games. Le illustrazioni sono di Michael Menzel ed una partita dovrebbe durare fra i 30 ed i 45 minuti.
Due villaggi sorgono lì dove un tempo c’era un antico monastero, perpetuando la tradizione della doppia produzione di pane e birra. Ogni giocatorə è a capo di uno di questi villaggi che si contendono amichevolmente il titolo di miglior produttore di tali beni. Ci vorranno sei annate, tra fertili e siccitose, per organizzarsi al meglio tra raccolta di risorse, produzione, vendita e miglioramento delle strutture. Senza dimenticare che la realizzazione di pane e birra dovrà andare di pari passo.
Beer and Bread – Contenuto e Regole
Una coppia che brinda al ricco raccolto ed alla fiorente produzione di pane e birra ci accoglie sulla copertina di una scatola quadrata di piccole dimensioni, giuste per un titolo da 2 giocatorə. Eccone il contenuto:
30 Carte Birra
1 Mulino a vento
30 Carte Pane
1 Tabellone
84 Segnalini risorsa (acqua, luppolo, segale, grano, orzo)
1 Segnalino Annata
1 Blocchetto segnapunti
Una partita a Beer and Bread dura 6 round, chiamate annate, che si alternano tra “Fertili” e “Siccitose”. A parte alcune differenze, tutte le annate prevedono le stesse 4 fasi di gioco: semina, carte, azioni e mulino a vento.
La fase di “Semina” non è altro che il setup delle risorse. Sul tabellone di gioco è riportata in verde la quantità di risorse da posizionare, per ogni tipo, durante le annate fertili. Quelle in rosso, invece, durante le annate siccitose. L’acqua sarà sempre disponibile al massimo della sua possibilità.
La fase delle “Carte”, durante i periodi fertili, prevede la distribuzione di 5 carte per giocatorə dal mazzo di pesca. Durante la siccità verrano riprese in mano le carte giocate nell’annata precedente ed eventualmente integrate con altre, prese dal mazzo di pesca, per tornare ad una mano di 5 carte. Inoltre, sempre in questa fase, gireremo 3 carte dal mazzo sul tabellone di gioco, rendendole “scambiabili”.
La fase delle “Azioni” ci vedrà ovviamente giocare le carte dalla nostra mano. Esse potranno essere giocate in 3 modi diversi, segnalati anche dalla suddivisione delle carte in 3 livelli. Il primo riguarda la raccolta delle risorse. Raccoglieremo le risorse stampate sull’ultima carte giocata, più quelle dello stesso tipo presenti sulle carte precedentemente giocate allo stesso modo. Il secondo modo riguarda la produzione di pane e birra, dove andremo semplicemente a spendere le risorse richieste e che possediamo nel nostro magazzino.
Sarà possibile immagazzinare solo una carta birra ed una carta pane per volta, prima di ripristinarle. Infatti, se giochiamo le carte per il loro terzo modo, ovvero la miglioria, le piazzeremo sotto il rispettivo simbolo stampato sul tabellone e potremo rimuovere le eventuali carte pane e birra prodotte, riponendole in un mazzo a parte. In questo modo avremo nuovamente spazio per produrre un’altra birra ed un altro pane. Le migliorie sono degli effetti permanenti o di fine partita.
Durante le annate fertili, dopo aver giocato una carta si attiva sempre un meccanismo di draft. Durante quelle siccitose, invece, non scambieremo le carte con quelle dellə nostrə avversariə, bensì potremo farlo con una delle 3 posizionate sul tabellone.
La fase “Mulino a vento” non vede altro se non l’assegnazione dell’omonimo segnalino primə giocatorə a chi possiede meno risorse (il limite massimo del magazzino è 9, se lo superiamo dovremo donare le risorse all’altra persona).
La partita termina alla fine della sesta annata.
Si sommano le monete ottenute, separatamente, dalle carte Birra e Pane prodotte. Aggiungiamo ulteriori ed eventuali punti dati dalle migliorie. Sorpresa, fra i 2 totali considereremo solo quello inferiore!
Considerazioni
Definito come un piccolo capolavoro per 2 giocatorə, Beer and Bread ha raccolto subito un notevole numero di persone curiose, tra cui me medesimo. Confesso che mi aspettavo un titolo decisamente più pesante, invece risulta sin da subito abbastanza semplice e con un meccanismo molto interessante.
Mi piace molto l’idea di poter giocare le carte in 3 modi diversi. Apprezzo anche la differenza di stile nelle due annate che vanno alternandosi. Carina e ben pensata è l’idea del draft che va a sostituirsi (in base all’annata), poi, alla ripresa delle carte giocate, interscambiabili con un pool comune.
I materiali delle risorse sono ottimi, sagomate diversamente per ogni tipologia. Così come le carte ed il tabellone di gioco di ottima fattura. Le regole consentono di tenere sempre sott’occhio i valori delle carte già prodotte, così da portare avanti una strategia ben equilibrata. Esatto, proprio perché le note interessanti di questo gioco culminano nel conteggio finale, dove viene considerato solo il totale inferiore dato dalla produzione dei due beni protagonisti (mi ha ricordato molto Between Two Cities).
Definirei Beer and Bread come un gioco di media difficoltà, adatto sia come introduttivo che come ottima scelta per due avversariə già espertə che vogliono confrontarsi con qualcosa di non troppo impegnativo, ma comunque piacevole e strategico.
In alto i boccali e le pagnotte, evviva il villaggio più produttivo! O meglio, quello più bilanciato.
Have a good game!
Emanuele Iuliano
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