Belfast: riunione di emergenza dopo una notte di violenze

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Di Redazione Metropolitan

Giovedì mattina, dopo una notte di violenze, si terrà a Belfast ovest una riunione di emergenza dell’esecutivo per la condivisione del potere dell’Irlanda del Nord.

Disordini a Belfast: l’intervento della Polizia

Sono state ore di tensione e di violenza tra la schiera dei lealisti e dei nazionalisti. Durante le diverse ore di disordini, gli agenti di Polizia sono stati attaccati, sono state lanciate bombe a benzina e un autobus è stato incendiato. Agenti di Polizia sono stati chiamati da altre parti dell’Irlanda del Nord per aiutare a far fronte alla violenza. La Federazione di Polizia ha detto che sette agenti sono rimasti feriti durante le violenze. Il “coinvolgimento di organizzazioni proscritte è probabile” nel disordine, secondo Jonathan Roberts, assistente capo del Servizio di Polizia dell’Irlanda del Nord (PSNI).

Convocata giovedì l’assemblea di Stormont

I leader dei principali partiti politici dell’Irlanda del Nord hanno condannato le violenze di mercoledì sera, così come il Taoiseach (Primo ministro irlandese) Micheál Martin.

Giovedì l’assemblea di Stormont viene richiamata affinché i politici prendano in considerazione una mozione che chiede “la fine immediata e completa” della violenza nelle aree lealiste. Si spera che il richiamo dell’assemblea rappresenti un’opportunità per riportare la calma. Anche se, in privato, alcuni ministri dicono di temere che ora che questo è iniziato sarà molto difficile da fermare.

Tentativo di trovare un accordo che sembra però difficile

La politica dell’Irlanda del Nord ha visto ormai tanti punti di vista e opinioni contrastanti che sono stati sicuramente alla base di tale escalation.

Il fatto che i ministri esecutivi si incontreranno è un segno che riconoscono che tale disordine richiede una risposta unitaria. Ma è difficile sapere come intendono gestire tutto questo insieme, quando non sono stati sulla stessa lunghezza d’onda nemmeno sul motivo per cui la violenza è avvenuta.

Infatti, tutti i principali partiti politici dell’Irlanda del Nord sono divisi sulle sue cause che hanno generato la violenza. È stato incolpato della frustrazione lealista per la decisione di non perseguire le persone che hanno partecipato al funerale su larga scala di una figura repubblicana di alto livello la scorsa estate, nonché delle preoccupazioni per la parte dell’accordo sulla Brexit che riguarda direttamente l’Irlanda del Nord. I leader unionisti hanno attribuito la violenza invece alla decisione di non perseguire i membri dello Sinn Féin che partecipavano ai funerali del repubblicano Bobby Storey nel giugno 2020.

Il commento del primo ministro Boris Johnson

Il primo ministro Boris Johnson ha detto che le scene “lo hanno preoccupato profondamente”. Ha aggiunto inoltre che “Il modo per risolvere le differenze è attraverso il dialogo, non la violenza o la criminalità”.

Gaia Radino