Fan di tutto il mondo e appassionati della sere televisiva “La casa di Carta” targata Netflix, quante volte vi siete chiesti perché e’ stata scelta la canzone “Bella ciao”, essendo una serie spagnola? Qualche risposta ce l’ha svelata lo sceneggiatore proprio su Netflix.
Javier Gomez Santander e “Bella Ciao” nella Casa di Carta
Lo sceneggiatore Javier Gomez Santander ha raccontato come è nata la scelta di inserire “Bella Ciao” nella serie cult “La Casa di carta”, dove l’inno della Resistenza italiana viene intonato prima dal Professore e da Berlino, poi pian piano da tutta la banda di rapinatori della Zecca di Stato. Rivediamo il video che ha emozionato e fatto cantare tutti!
“Mi ricordo la prima volta in cui ho cantato Bella Ciao. È stato all’Università, con Gianluca, uno studente italiano in Erasmus. Gianluca aveva una chitarra e a volte cantavamo tutti insieme. Cantare Bella Ciao era il punto più alto di tutte le feste. Da allora, la uso per darmi coraggio” ha detto a La Repubblica lo sceneggiatore della serie in lingua non inglese più vista nella storia di Netflix.
“Per me è stata la sorpresa più bella di tutte, la più emozionante. Mi vengono i brividi quando vedo che la gente è tornata a far sentire la propria voce nel mondo cantando Bella Ciao. Sicuramente in Italia è sempre stata presente però nel resto del mondo Bella Ciao va e viene. Noi ci abbiamo messo del nostro con questa nuova ondata di Bella Ciao dappertutto e con la maschera. Credo che le maschere siano diventate un simbolo per le proteste del lato corretto del pianeta: le lotte ecologiste, femministe, quelle per i diritti o i miglioramenti sociali… dal Libano, al Cile, tutta l’America Latina fino al Mediterraneo, il Maghreb o l’Europa. A me sembra meraviglioso e ne sono molto orgoglioso”.