Bella Hadid si è rifatta il naso a 14 anni: “Ero la sorella più brutta, non ero cool come Gigi”

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Di Redazione Metropolitan

Yolanda Hadid ha sempre descritto la sua prima figlia Gigi come “la ragazza americana perfetta che porta accanto in stile Ralph Lauren” quando la seconda figlia Bella si è sentita brutta rispetto la sorella e si è rifatta il naso a 14 anni.

Bella Hadid era solo una bambina quando si è rifatta il naso, oggi si è pentita della rinoplastica. E’ una modella occhi azzurri-verdi con capelli scuri, oggi ha 25 anni ed ha rilasciato un’intervista a Vogue USA confessando che se potesse tornare indietro nel tempo si comporterebbe in modo diverso. Bella dice “vorrei aver conservato il naso dei miei antenati” riferendosi alla sua remota somiglianza con suo padre Mohamed Hadid, sviluppatore immobiliare di origine palestinese. Il complesso del naso e un aspetto fisico inadeguato, è scaturito dalla mamma della modella, Yolanda Hadid che anche lei è un’ex modella olandese bionda occhi azzurri, che ha sempre descritto Gigi la prima figlia come “la ragazza perfetta americana della porta accanto stile Ralph Lauren“.

Si può vedere chiaramente nel reality The Real Housewives of Beverly Hills, tutti i complimenti nelle stagioni sono principalmente per Gigi Hadid, che sembra aver fatto sentire Bella in secondo piano e la sorellastra di cenerentola. Bella dice le seguenti parole nell’intervista di Vogue USA: “Ero la sorella più brutta. Ero la bruna. Non ero cool come Gigi, non avevo la sua personalità estroversa. Me lo sono sempre sentito dire. E sfortunatamente quando ti dicono ogni giorno le stesse cose finisci per convincerti che sia esattamente così“.

Nel frattempo i social stanno impazzendo, si è acceso un dibattito tra follower della modella. Il punto centrale del dibattito è che Bella avrebbe dovuto conformarsi agli standard di bellezza eurocentrici rinnegando la sua eredità e i suoi tratti palestinesi.

Il commento di Elena Benvenuti, psicologa e psicoterapeuta

La dottoressa Elena Benvenuti, psicologa e psicoterapeuta, sottolinea e ricorda che “i 14 anni corrispondono alla classica età in cui non ci si va bene, in cui il rapporto con la propria immagine allo specchio è spesso conflittuale, se non doloroso. L’adolescenza è l’età in cui si desidera un corpo diverso dal proprio, che possibilmente rispecchi in tutto e per tutto gli standard imposti dall’esterno. Una madre top model, riconosciuta dal mondo per la sua bellezza e avvenenza, rende difficile il lavoro dell’adolescenza. E questo è un primo dato di realtà. Sicuramente lodare continuamente davanti alla figlia minore la figlia più grande in quanto corrispondente alla bellezza classica americana può creare enorme disagio in una ragazzina il cui aspetto fisico è, semplicemente, diverso. Va poi ricordato che una delle funzioni primarie del genitore è l’essere un contenitore: indipendente e solido. Vale a dire che un padre e una madre dovrebbero saper contenere le mareggiate burrascose dell’adolescenza, non piegandosi a ogni richiesta del figlio teenager. Una modificazione del corpo (permanente) in giovanissima età va sempre valutata molto bene: se da un lato potrebbe esserci un dato di realtà, non bisogna sottovalutare quanto l’insicurezza per il presunto difetto possa nascondere problemi importanti di scarsa autostima, identità, riconoscimento. Mai agire sull’onda della fretta o per mettere a tacere (tamponandole) le richieste del figlio adolescente. Ovviamente il compito genitoriale è il più arduo al mondo, ma attenzione a non essere noi i primi a far crescere nei nostri figli complessi di inferiorità​”.

18 Marzo

Valeria Muratori

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