Amicizia, amore, fiducia e perdono… solo alcuni dei temi toccati dal film Belle & Sebastien, in prima serata su Rai Movie. Nicolas Vanier in soli 98 minuti raduna le famiglie attorno a una storia emozionante, che prende le mosse dalla Francia del 1943, affiancando la sofferenza e il tormento dell’occupazione tedesca all’ingenuità di un bambino, che ricerca nella natura una cura per la sua solitudine. Il film, uscito per la prima volta il 30 gennaio 2014, racchiude il suo successo intorno alla semplicità di un racconto lineare e trasparente, come l’animo del suo protagonista.
La trama
Sebastien è un bambino di sette anni, orfano di entrambi i genitori, che vive assieme al nonno adottivo César e alla sua famiglia. Trascorre le sue giornate facendo lunghe passeggiate in mezzo a una natura tanto bella quanto selvatica, che viene costantemente minacciata da una bestia molto pericolosa. La vita di Sebastien cambia, però, quando incontra la prima volta Belle, cane da montagna dei Pirenei, a cui tutti i pastori della cittadina di Saint-Martin-de-Queyrières danno la caccia, in quanto carnefice di decine di pecore.
L’unico a non credere a tale diceria è Sebastien, che nonostante le raccomandazioni del nonno, fa di Belle il suo migliore amico, divenendo da quel momento inseparabili. Riusciranno i due amici a far ricredere César e la sua famiglia?
Belle & Sebastien, la forza dell’amore
Francia, 1943. Nella piccola cittadina di Saint-Martin-de-Queyrières riecheggia un clima di pessimismo e ribellione, in quanto i tedeschi hanno privato i cittadini di ogni forma di autonomia e indipendenza. Gli ebrei cercano riparo in Svizzera, ma il tragitto per arrivarci non è semplice e le truppe nemiche sono dietro ogni angolo. Proprio in questo contesto, i personaggi di Belle e Sebastien si caricano di simbolismo e sembrano improvvisamente incarnare quei valori che la guerra ha spazzato via.
Così Belle non è solo un cane, ma diventa sinonimo di quella libertà che i francesi tanto desiderano; al contempo, Sebastien è spensieratezza, leggerezza e serenità, fondamentali per allontanare ogni paura ed esplorare mondi a lui sconosciti. Da qui, un messaggio semplice e chiaro: crescere significa addossarsi responsabilità e paure che ci appartengono solo in parte e che ci allontanano spesso dalla verità; per questo la vita merita di essere osservata anche con occhi diversi, come, ad esempio, quelli di un bambino.
Ma nulla è più potente dell’amore, presentato dal regista sotto ogni sua sfumatura. L’amore di un nonno nei confronti del nipote, che supera ogni legame di sangue: famiglia è chi ti vuole bene. L’amore nei confronti della natura, che viene marcato dalle lunghe riprese di un paesaggio idilliaco fin dai primi istanti del film. L’amore per gli animali, ritratti nella loro quotidianità. L’amore proibito tra il soldato tedesco e la giovane francese, ostacolato dalla diversità di due ideologie che non si incontreranno mai. E, ancora, l’amore come amicizia, che supera ogni ostacolo, donando la forza di rialzarsi ancor più forti. Infine, l’amore verso il prossimo, tanto raro quanto glorioso. Insomma, un film che attrae per la sua semplicità, ma che richiede una lettura tutt’altro che banale.