Il Bitcoin è ancora in calo: la criptovaluta perde il 3,1% a 29.992 dollari, scendendo per la prima volta dal luglio 2021 sotto quota 30.000 dollari. Dal picco dello scorso novembre il Bitcoin ha quindi perso oltre il 55%.
Dopo una seduta asiatica in calo, sono in rialzo le principali Borse, con in positivo anche i contratti sui future USA. Questo rimbalzo potrebbe evitare Wall Street il cosiddetto “mercato orso” per lo S&P. In Europa il rimbalzo di questa seduta vede in testa Francoforte (+1,3%), seguita da Milano (+1%), Parigi (+0,8%), Londra e Madrid (+0,6%). In ulteriore discesa lo spread Btp-Bund, a 201,8 punti, col rendimento del decennale italiano sceso al 3,100%. In lieve rialzo l’oro (+0,1%) a 1.862 dollari l’oncia, dopo che i future si erano alzati già durante la seduta in Asia.
I movimenti Bitcoin delle ultime ore
Ha girato intanto in rialzo il greggio (Wti +0,5%) a 103,5 dollari al barile e il Brent a 106,2 dollari. In calo invece i future sul gas naturale in Europa con le quotazioni ad Amsterdam (-2,4%) a 91,5 euro al MWh, ancora di più a Londra (-6,8%) a 120 penny al Mmbtu (unità termica). Tra le materie prime è in forte calo del minerale di ferro (-4%) a circa 117 dollari la tonnellata. Di poco si è mosso il grano, sotto i livelli del giorno precedente, con il grano tenero a 1.100 dollari per unità di 5.000 bushel (staio) (+0,6%) e il grano duro a 1.173 (+0,7%). L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna l’1%, spinto soprattutto da industria e beni voluttuari. Tra le auto spicca Stellantis (+2,7%), nel lusso Lvmh (+1,9%). Quasi tutte in rialzo le banche, con esempi come Bnp Paribas (+2,8%) e Banco Bilbao (+3,8%) e eccezioni come Kbc (-10,2%). In ordine sparso i farmaceutici, con alcuni cali, come per AstraZeneca (-0,8%), e qualche rialzo, come per Roche (+0,2%) e Bayer (+0,3%) coi conti.
Ulteriore calo per il gas sulla piazza di Amsterdam. I contratti futures al giugno del 2022 cedono l’1,9% a 92 euro al MWh, prezzo molto vicino agli 87,58 euro dello scorso 23 febbraio e che segna il minimo dopo i 91,23 euro dello scorso 25 febbraio, giorno successivo all’avvio dell’attacco della Russia in Ucraina, quando il gas balzò a 129,92 euro al MWh. Da allora le quotazioni del gas naturale hanno raggiunto il minimo di 93 euro lo scorso 25 aprile. Con la chiusura della Borsa di Mosca per i festeggiamenti della Giornata della Vittoria è invece in rialzo il rublo a 69,51 sul dollaro, mentre appare stabile nei confronti dell’euro, con un concambio di 73,38 sulla moneta unica.
Ginevra Mattei
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