A Wentworth i migliori al mondo per togliere lo scettro a Francesco Molinari
Il BMW Pga si è concluso sullo storico percorso di Wentworth. Percorso che ha visto trionfare grandissimi campioni tra cui 3 italiani (Costantino Rocca, Matteo Manassero e Francesco Molinari). Da molto tempo ormai questa gara è tappa fissa per i primi 100 del mondo ed è considerato il secondo Major Europeo dopo l’Open Championship.
Il defending Champion quest’anno era proprio il nostro chicco, che dopo molte polemiche dovute ad un calendario che non è piaciuto più ai suoi sostenitori che al suo staff, scendeva in campo per proteggere la coppa.
In lizza tantissimi nomi di caratura enorme, il numero 4 al mondo Justin Rose, Jon Rham, il Champion golfer of the Year Shane Lowry, Patrick Reed, Rory Mcilroy, Stenson e così via… Tra i campioni spicca un inglese, ex Master Champion, ex numero 9 del world Ranking, tale Danny Willett.
La sua discesa
Danny dopo aver vinto a parer di maligni una giacca verde “per caso” aveva vissuto un momento nero. Ha detto addio ai due suoi punti fermi, il caddie ed il coach provando a ricostruire il suo gioco ed il suo essere dalle ceneri. Vincere ad Augusta senza dubbio ti cambia e probabilmente l’Inglese è rimasto destabilizzato dall’orda mediatica e da tutto ciò che comporta avere nell’armadio una giacca di quel colore. Nonostante ciò Willett viene convocato da Darren Clark nell’esercito del Team Europe per combattere contro l’invincibile armata degli USA nella Ryder cup del 2016. La Ryder fu una Caporetto per il vecchio continente, di certo non solo per colpa sua, ma non fu di uno dei migliori.
Da Master Champion arriva terzo all’Open d’italia. Sotto i miei occhi l’ho visto stare ore dentro il bunker dell’area approcci del Golf Milano. Era magnetico. Aveva negli occhi la grinta e la voglia di dimostrare che il suo non era un caso. Niente arrivava per caso.
BMW PGA
Siamo a domenica 22 settembre 2019. In un bagnatissimo ultimo giorno, in un testa a testa con Jon Rham, Danny gioca non come sa, ma come vuole. E vince! Trionfa con -20 a due colpi dallo spagnolo. Il pubblico è tutto per lui, è casa sua. Questa volta nessuno potrà dire che è stato un caso.
E’ giusto sottolineare in conclusione, che nessun giocatore giocherà mai Augusta “per caso”. L’anno della sua vittoria Jordan Spieth crollò al par 3 che quest’anno ha condannato anche Francesco. Ma Danny quando vinse, semplicemente riuscì a non sbagliare. A non sbagliare mai. E non sbagliare mai ad Augusta non è da tutti, è da campioni.
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