Torna Bob Dylan in tutto il suo incurante splendore, con l’album “Shadow kingdom“. Un capolavoro, ma anche una delle pubblicazioni più strane: tratto dal livestream del luglio 2021, c’è il disco (dal vivo) e c’è il film. Dylan raccoglie le vecchie canzoni da inizio carriera, che non cantava più nei concerti, a quelle di fine anni ’80: rielaborate e reincise, per questo definite “early songs“. “Shadow Kingdom” è disponibile su vinile, CD e piattaforme di streaming a partire dal 2 giugno, e il film è disponibile per il download e il noleggio dal 6 giugno.
Bob Dylan e Shadow Kingdom, il regno delle ombre
È l’album che esce dopo “Rough and rowdy ways” (2020). “Shadow Kingdom” vede Bob Dylan eseguire versioni rielaborate di canzoni storiche, perle come “Forever Young” (non veniva suonata da 10 anni), “It’s All Over Now“, “Baby Blue“, “Queen Jane Approximately” (dopo 8 anni di assenza dalle scalette torna in versione folk), e “The Wicked Messenger“. “I’ll Be Your Baby Tonight“ riproposta con il solito pathos di Bob, risuona come ‘una voce roca da amante ubriaco’. L’unico inedito è lo strumentale finale, “Sierra’s theme”, che nel film va sui titoli di coda.
Un film-concerto in bianco e nero, accattivante e misterioso. Tanto da sembrare proiezione di un film di David Lynch o della serie “Twin Peaks“. Il fumo negli occhi come in un locale d’altri tempi, tra gente che ascolta musica quasi con la mente altrove e non curante, e si concede un ballo. Con una band fatta di figuranti “Masked and anonymous“: musicisti con la mascherina (perché girato in periodo di pandemia), a differenza degli spettatori eleganti che fumano sigarette. Sembra il “Rick’s bar” del film “Casablanca” con Humphrey Bogart, dove Sam in giacca bianca, trastulla sulle malinconiche note di “As time goes by”.
La playlist scelta da Bob Dylan
In realtà la musica è suonata da una band altolocata, con i celebri T-Bone Burnett, Don Was e Greg Leisz, in uno studio di registrazione. E nei famigerati 50 minuti dal vivo, che dal vivo non sono, i fan hanno presto identificato la band di ‘non suonatori’: Alex Burke, Buck Meek e Joshua Crumbly alle chitarre, Shahzad Ismaily alla fisarmonica, e Janie Cowan al contrabbasso. Chitarre e fisarmonica, blues e folk. Ballate country al sapore di rock malinconico. Queste le promesse di Bob Dylan in “Shadow Kingdom“, pubblicato da Columbia Records/Sony Music’s. In cui lui, personalmente, ha scelto le canzoni da inserire. A 81 anni, il “menestrello di Duluth”, sa bene cosa vuole. È lui che dice: “Sono un cantante folk. Un cantante folk vale solo quanto la sua memoria, e la mia memoria sta andando a rotoli“. Ma che mantiene viva con i suoi innumerevoli concerti.
Tracklist:
1. WHEN I PAINT MY MASTERPIECE
2. MOST LIKELY YOU GO YOUR WAY (AND I’LL GO MINE)
3. QUEEN JANE APPROXIMATELY
4. I’LL BE YOUR BABY TONIGHT
5. JUST LIKE TOM THUMB’S BLUES
6. TOMBSTONE BLUES
7. TO BE ALONE WITH YOU
8. WHAT WAS IT YOU WANTED
9. FOREVER YOUNG
10. PLEDGING MY TIME
11. THE WICKED MESSENGER
12. WATCHING THE RIVER FLOW
13. IT’S ALL OVER NOW, BABY BLUE
14. SIERRA’S THEME
Sottotitolato The Early Songs of Bob Dylan
Dietro la macchina da presa del film-video, c’è Alma Har’el, regista israelo-americana che ha lavorato in precedenza con band come i “Beirut” e i “Sigur Ros“. Più che un classico concerto in digitale, il film “Shadow kingdom“, reso disponibile su Veeps per sole 48 ore nel luglio 2021 al costo di $25, è una esibizione fuori dal tempo. Volutamente piena di contraddizioni, in un ambiente intimo simile a un club, con un pavimento a scacchi bianco e nero. Ambientato negli anni Quaranta o Cinquanta, è un film che assomiglia a un noir americano dove prendono spazio i sentimenti. La mente vola, e i pensieri affogano in alcol ghiacciato. Spiazzante per i seguaci di Dylan, che si aspettavano, nel 2021, la registrazione di un concerto dal vivo. Non scenografie immaginarie in un bar stile retrò: il surreale, inesistente, “Bon Bon Club” di Marsiglia, in Francia. Che si ringrazia anche nei crediti alla fine del concerto, come per davvero.
Nell’annunciare l’uscita di “Shadow kingdom“, è stato condiviso online l’audio di “Watching the River Flow”, storico brano di Bob Dylan del 1971: il pezzo di apertura dei suoi concerti da sempre. In attesa del “Neverending Tour” che arriverà in Italia a luglio. Le cui date sono: il 3 e 4 luglio al Teatro degli Arcimboldi di Milano; il 6 luglio in Piazza Napoleone a Lucca; il 7 luglio all’Arena Santa Giuliana di Perugia in occasione di Umbra Jazz, per poi chiudere la tournée italiana a Roma il 9 luglio all’Auditorium Parco della Musica.
Federica De Candia
Seguici su Google News