Sono donne di talento e famose. Sono giovani e tenaci. Anche loro hanno ricevuto commenti sulla loro fisicità da parte degli haters. Ma entrambe non hanno fatto passare questi episodi come “normali” e si sono schierate ad alta voce contro il body shaming. Vediamo in che modo Billie Eilish e Florence Pugh l’hanno fatto.
Florence Pugh e Hollywood
Per Florence Pugh il body shaming rappresenta ad oggi il problema più urgente che le ragazze si trovano ad affrontare. Lei stessa ne è stata vittima quando un hater ha commentato le sue “cosce grosse” nella recensione del film “Fighting with my family”. L’attrice è rimasta delusa da tale affermazione a maggior ragione perché inserita in un contesto come quello cinematografico:
“Oh cielo. Additare le mie “cosce grosse” non aiuta a normalizzare una Hollywood “di tutte le forme e dimensioni”. In realtà questo è parte del problema. Spero che le persone imparino qualcosa dal film più che dalla circonferenza delle mie gambe.”
Florence sarà la nuova interprete della Vedova Nera nel prossimo film Marvel. Una volta entrata nel cast, l’attrice ha dichiarato che sarà lei a gestire ciò che mangerà e la forma che avrà il suo fisico. Per lei è fondamentale prepararsi i propri pasti sotto il motto di “nessun controllo sul mio corpo”. Una presa di posizione netta e decisa che ha stupito positivamente anche l’ex Black Widow, Scarlett Johansson.
Il caso di Billie Eilish
Billie Eilish è stata attaccata su Twitter, per una foto nella quale appare in canottiera e pantaloncini. Qual è il problema? Non rispondere ai canoni di bellezza odierni. Paradossale per una cantante che a 18 anni è riuscita a ricevere sei candidature per i Grammy Awards 2020. Portandone cinque a casa e in una sola notte, un record. Eppure per alcuni retrogradi l’importante è come appare, non il suo talento, la sua grinta.
La risposta non si è fatta attendere. Billie ha pubblicato una foto con i cinque Grammy ricevuti. Vinti non per l’aspetto ma grazie alla sua musica. Come per dire: “Io sono questo, non è la mia forma fisica a definirmi”. Tenendo a ricordare che: “Instagram non è la realtà”.
Billie Eilish non ha mai nascosto di aver avuto problemi riguardo la percezione del proprio corpo. In un video intitolato “Not my responsibility” risponde a tutti quelli che le fanno del body shaming. Nel cortometraggio si spoglia e chiede cosa vogliono le persone da lei, concludendo con “la tua opinione su di me non è una mia responsabilità”. Semplice e chiaro.
Ancora il body shaming? Ebbene sì
C’è ancora bisogno di parlare di body shaming? Certo. Purtroppo è un atteggiamento diffuso e insito nella nostra cultura. È una dottrina che si è insinuata in noi e magari non ci si riflette nemmeno troppo. Da un apparente e inoffensivo commento su una giornalista in tv con dei capelli non “da copertina”. Oppure da un’osservazione su un’attrice che indossa una taglia in più. Tutte affermazioni che sembrano innocue, ma in realtà sono sintomo di un problema radicato. Spesso non si pensa che al di là della star internazionale o della conduttrice esiste una persona con un mondo dentro. E dietro un giudizio c’è una cultura basata sull’oggettificazione del corpo che è sinonimo di potere e controllo. Forse bisognerebbe andare oltre il fisico, che cambia, si evolve e si trasforma com’è naturale che sia per tutt*. È arrivato il momento di essere empatici e sensibili quando si parla di una persona.
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di Carlotta Mancini.