
A luglio è partita l‘erogazione del bonus da 200 euro prevista dal Decreto aiuti di maggio di cui ieri è stato approvato tra mille difficoltà il Decreto di conversione in legge dal Senato. Tra le misure previste questo bonus attivato per far fronte ai problemi causati dal nuovo carovita. Un provvedimento che coinvolgerà 32 milioni di persone tra cui lavoratori dipendenti, titolari del Reddito di cittadinanza e pensionati. Ad ottobre prevista l’erogazione del bonus per altre categorie come gli stagionali, i lavoratori domestici e con contratto di co.co.co. I sindacati però denunciano l’esclusione di diverse categorie di lavoratori precari mentre è in ritardo il Decreto attuativo per le partire Iva.
Bonus da 200 euro, ecco chi ne ha diritto

A luglio è iniziata l‘erogazione del bonus da 200 euro per far fronte al carovita causato dai grandi costi energetici. Ad avere il benefit nell’immediato e senza presentazione di domanda i pensionati con pensioni non superiori a 35.000 euro l’anno e titolari d’invalidità. Ad essi si aggiungono i lavoratori dipendenti che non abbiano un guadagno superiore a 350000 l’anno e ad abbiano beneficiato degli sgravi contributivi del’0,8 % su invalidità, vecchiaia e superstiti a carico tra il primo gennaio e il 23 giugno 2022. Per i lavoratori dipendenti privati sarà necessario presentare autocertificazione che dimostri i requisiti richiesti al proprio datore di lavoro. Hanno diritto al bonus immediato anche i disoccupati titolari di sussidi di disoccupazione come la Naspi e i lavorator stagionali e dello spettacolo che nel 2021 abbiano ricevuto indennità Covid.
Il bonus è inoltre previsto per diverse categorie come lavoratori domestici, co.co.co, lavoratori iscritti al fondo pensione per i lavoratori dello spettacolo, lavoratori stagionali a tempo determinato o intermittenza previa presentazione di domanda all’Inps entro il 30 settembre per i domestici e per il 31 ottobre per le altre categorie. Per farlo basta andare o sul sito dell’Inps o il relativo call center o un patronato con Spid e selezione della categoria di appartenenza. Per queste categorie l’erogazione partirà ad ottobre con la seconda trance dei bonus.
Le categorie escluse e il problema delle partire Iva
A fronte delle nuove misure proposte dal governo i sindacati hanno denunciato l’esclusione dal bonus di 200 euro di diverse categorie di lavoratori precari. Sono esclusi infatti “i lavoratori precari, gli agricoli, i lavoratori dello spettacolo che abbiano meno di cinquanta giornate lavorate nel 2021, oltre a stagisti e tirocinanti”, fanno sapere sulle pagine di il Corriere della Sera la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, e i segretari confederali di Cisl e Uil Giulio Romani e Domenico Proietti. A questi si aggiungono i lavoratori stagionali assunti a luglio o che non abbiano i requisiti richiesti ai lavoratori dipendenti, disoccupati senza sussidio o con sussidio terminato a giugno e lavoratori dipendenti licenziati a giugno e quindi non accora disoccupati o assunti nello stesso mese e che quindi non possono beneficiare dello sgravio contributivo.
Più complessa è invece la situazione delle partite Iva. Il bonus è infatti previsto anche per lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva per i quali è stato predisposto un fondo di 500 milioni da ripartire previo un decreto attuativo realizzato dal ministero del Lavoro e dal ministero dell’Economia che tarda ancora ad arrivare. Non sono per questo chiare le somme e le modalità di erogazione ma i requisiti sono essere iscritti o all’Imps o alle casse previdenziali riferite alla propria categoria, avere la partita iva attiva ed aver effettuato almeno un versamento verso la cassa previdenziale di riferimento.
Stefano Delle Cave
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