“Il bonus di 600 euro per i professionisti iscritti alle casse di previdenza privata che l’hanno già percepito a marzo verrà erogato anche per i mesi di aprile e maggio”. Lo aveva promesso il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo una decina di giorni fa.
Da ieri sono partite le domande per richiedere l’indennità, al momento solo per il mese di aprile, quindi avvocati, geometri, giornalisti, architetti, commercialisti, esclusi per una svista nel decreto rilancio dal bonus, che era invece stato confermato alle altre professioni autonome.
I professionisti potranno inoltrare la richiesta, attraverso la propria Cassa di previdenza fino all’8 luglio. La cassa privata vaglierà la richiesta e poi potrà erogare i 600 euro. Per la richiesta è necessaria la copia del documento di identità e del codice fiscale. La possibilità di presentare la domanda riguarda solo chi non ha percepito il bonus a marzo.
Chi ha già ottenuto il bonus professionisti nel mese di marzo, verrà erogato automaticamente dalla cassa di appartenenza. Restano ancora da definire le modalità per il bonus relativo di maggio. In ritardo, come il precedente, anche se il governo ha già preso l’impegno politico. Resta aperto il nodo dei contributi a fondo perduto destinati alle piccole imprese, dai quali sono esclusi i professionisti. In questo caso la frattura sembra più profonda e difficile da sanare. Il governo non sembra avere nessuna intenzione di estendere le misure pensate per le Pmi anche agli studi professionali. Una discriminazione, ha denunciato più volte l’ex sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti.
Bonus INPS da 600 a 1.000 euro, il Decreto Rilancio per molti soggetti che hanno richiesto il bonus, conferma lo stesso importo per il mese di aprile. Mentre in presenza di particolari condizioni l’indennità sale a 1.000 euro per il mese di maggio. Una panoramica su requisiti, soggetti interessati e novità previste: le regole a cui partite IVA e lavoratori autonomi devono attenersi.