Nonostante si fosse parlato di un erogazione diretta nella busta paga di luglio per i lavoratori dipendenti, il bonus bollette lo si può ottenere attraverso il modulo da compilare.
Bonus bollette di 200 euro
Per ottenere il bonus bollette di 200 euro sarà quindi necessaria per tutti coloro che vorranno richiederlo la compilazione di un modulo apposito che permetta di aprire la pratica. Quasi sconvolge però questa notizia. Già dalla stesura del Decreto Aiuti si è sempre parlato di un’erogazione direttamente in busta paga. Questo per si tentare una misura contro i rincari. Scopo invece del Bonus in sé è quello di contrastare l’inflazione, arrivata al 6,2% nello scorso mese di aprile, che ha toccato così i più alti livelli degli ultimi 30 anni.
Nell’articolo 31 del decreto n°50 del 2022 è ben specificato che “tale indennità è riconosciuta in via automatica dal datore di lavoro nel cedolino di luglio previa dichiarazione del lavoratore di essere titolare nelle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”. Dunque tutti coloro che sono in regola quanto a diritto al bonus dovranno presentare un modulo di autocertificazione contenente i dati anagrafici, il codice fiscale ed il nome del datore di lavoro. Il modulo è una dichiarazione del richiedente stesso non solo di essere idoneo alla richiesta dell’aiuto, ma anche e soprattutto di non aver già percepito il bonus, essendo quest’ultimo ricevibile una sola volta. L’Inps ha infatti sottolineato più volte che l’indennità “spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro”. Il lavoratore titolare di più rapporti di lavoro potrà dunque chiedere il pagamento dell’indennità ad un solo datore di lavoro, dichiarando quest’ultimo di non aver fatto richiesta ad altri datori di lavoro.
Chi può accedere al Bonus bollette: categorie e requisiti
Il Bonus bollette dovrebbe coinvolgere una platea d 31,5 milioni di beneficiari, più della metà degli italiani.
Sono in particolare 9 le categorie di soggetti in diritto di richiedere l’aiuto:
- lavoratori dipendenti pubblici e privati;
- pensionati;
- lavoratori domestici;
- lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo;
- lavoratori autonomi e liberi professionisti;
- percettori di Reddito di Cittadinanza;
- incaricati di vendite a domicilio.
- titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
- disoccupati percettori di NASpI, DIS-COLL e disoccupazione agricola.
Chiunque rientri in queste categorie, a seconda d quella di appartenenza, deve però possedere poi altri specifici requisiti che gli permettono di accedere al bonus.
- Per i lavoratori dipendenti, aver beneficiato per almeno una mensilità nel primo quadrimestre dell’anno 2022 dell’esonero contributivo IVS pari allo 0,8% “sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore”. L’esonero è riconosciuto a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo di 2.692 euro che, moltiplicato per tredici risulta pari a 34.996 euro (sotto il tetto dei 35.000 euro).
- Per i pensionati, essere titolari residenti in Italia di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022. In questo caso il requisito è un reddito personale 2021 assoggettabile a IRPEF (al netto dei contributi previdenziali e assistenziali) non superiore ai 35.000 euro.
- Per i disoccupati, aver percepito per il mese di giugno 2022 le prestazioni di NASpI, DIS-COLL e disoccupazione agricola.
- Per i lavoratrici e lavoratori domestici, avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto Aiuti). Per questa categoria non è poi previsto un limite di reddito per accedere.
- Per i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.):
- avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022;
- essere iscritti alla Gestione separata e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro nel 2021.
- Per lavoratori intermittenti:
- aver svolto prestazioni per almeno 50 giornate;
- avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021.
- Per le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo:
- essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
- aver versato almeno 50 contributi giornalieri;
- avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021.
- Per i lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie:
- essere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile (contratto d’opera);
- per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile;
- essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio.
- Per gli autonomi e i professionisti con partita IVA, non è ancora noto quali siano i requisiti specifici. Il Decreto Aiuti si limita ad istituire un fondo ad hoc a copertura del beneficio a loro dedicato. Per loro dovrà poi intervenire un Decreto del Ministero del Lavoro adottato di concerto con il Ministero dell’Economia entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto Aiuti.
- Per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport, essere stati già beneficiari dell’indennità per l’emergenza Covid del Decreto Sostegni bis.
- Per gli incaricati alle vendite a domicilio:
- avere un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro;
- essere titolari di partita IVA attiva;
- essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio.
Ginevra Mattei
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