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Bonus matrimonio fino a 20 mila euro, la proposta di legge della Lega

Cinque deputati della Lega hanno avanzato una proposta di legge che prevederebbe una detrazione fiscale fino a 20 mila euro, per chi si sposerà in chiesa. Si tratta di un bonus matrimonio destinato agli under 35 che ha suscitato tempestive reazioni da parte delle opposizioni.

«Con il bonus intendiamo agevolare le giovani coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso e che avranno la possibilità di usufruire della detrazione del 20 per cento delle spese connesse alla celebrazione».

Bonus matrimonio in chiesa: arriva la proposta dalla Lega

La proposta avanzata dal Carroccio e depositata al Governo, è stata sottoscritta da Alberto Gusmeroli, Simone Billi, Ingrid Bisa ed Erik Umberto Pretto. Fin da subito evidenzia però una netta differenza tra i due riti. A partire da un dato Istat che rileva un calo più che raddoppiato dei matrimoni religiosi, rispetto a quelli civili, la proposta sostiene che quella civile sia una celebrazione meno onerosa. L’agevolazione sembrerebbe coprire ogni costo della celebrazione religiosa, con un ammontare complessivo di circa 716 milioni di euro per coprire cinque anni di bonus. Ad ogni modo, la proposta non è esente da specifiche condizioni, oltre al limite di età (under 35): prevede un reddito complessivo inferiore ai 23 mila euro e la cittadinanza italiana da almeno 10 anni.

Le prime critiche non hanno tardato ad arrivare

L’opposizione ha manifestato sin da subito i propri dissensi: Simona Malpezzi del PD parla di proposte “incostituzionali e assurde”, mentre secondo Mara Carfagna di Azione “la Lega è rimasta al Papa Re” e ancora per Benedetto Della Vedova, di +Europa, “la proposta ricorda la fascistissima tassa sul celibato”. Dalla stessa maggioranza arriva anche il monito del capo di Noi moderati, Maurizio Lupi, che esprime la propria contrarietà verso “proposte bislacche”.

In vista delle cospicue critiche, il primo firmatario leghista Domenico Furgiuele, nella serata di ieri ha manifestato un cambio di rotta:

«La proposta di legge volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no».

Serena Pala

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