Entro il 2030 le separazioni e i divorzi da pandemia raggiungeranno il picco. A dirlo è l’Euromonitor International, che ha analizzato anche i dati negli States. Con la pandemia, il lockdown, le restrizioni e la perdita del lavoro per tanti, i conflitti dormienti sono esplosi.
Se secondo i dati Istat del 2015 in Italia ogni giorno si separano o divorziano 250 coppie, la ricerca internazionale afferma che aumenteranno del 78,5% e con essi ci sarà anche una diminuzione della natalità, stimata a -26,5%.
Le separazioni sono più frequenti dei divorzi
Il trend della separazione è sempre più positivo rispetto a quello dei divorzi. Secondo il Report Istat “Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi” pubblicato il 18 Febbraio 2021, in Italia ci sono state 84.165 separazioni totali contro 54.351 divorzi.
Questa netta differenza in parte è data dagli oneri che i due procedimenti comportano: i divorzi costano sempre di più ai coniugi che già hanno dovuto pagare per la separazione. Inoltre, se il problema principale è allontanarsi dal nucleo familiare e lasciare il coniuge, essendo uno stato già in atto con la separazione, non c’è bisogno anche del divorzio se non per formalità nel pensiero comune.
Infine, la separazione consente di poter ricevere la pensione in caso di morte dell’ex coniuge. Ma anche, nei casi più romantici, di poter ritornare insieme.
Nel lockdown i divorzi e le separazioni erano diminuiti
Secondo i dati Istat parziali sul primo semestre 2020 c’è stato un calo del 20% di matrimoni, divorzi e separazioni. Un dato però che più che far pensare a una maggiore conciliabilità tra i coniugi, è data dalle misure restrittive da lockdown e anche dall’impossibilità di recarsi nei tribunali.
A ragione di ciò, a causa delle richieste, il Consiglio Nazionale Forense (Cnf) ha migliorato e velocizzato le procedure per gestire questi procedimenti online in caso di separazione e divorzio congiunto. Una misura resa necessaria visto l’aumento delle richieste. Negli USA invece sono state registrate una grande richiesta di creazione documenti legali di divorzio +34%.
Ma non tutte le separazioni e i divorzi sono consensuali, a volte uno dei due coniugi è la parte lesa.
Cosa fare per addebitare la separazione?
È possibile far pagare al coniuge la separazione solo nel caso in cui si dimostri che sussistono le condizioni per il “principio della soccombenza”, ovvero quando la colpa è attribuita ad uno dei due coniugi. Le due cause più comuni per la soccombenza sono: l’abbandono del tetto coniugale e il tradimento.
Per riuscire ad addebitare la separazione a un partner l’unico modo possibile è ricorrere ad un’Agenzia Investigativa che si occupi di verificare e dimostrare l’infedeltà coniugale.
I tradimenti si sa, sono molto diffusi, spesso molti matrimoni si reggono in piedi grazie alla costante presenza di una terza persona che sta con uno dei coniugi. Rivolgendosi a professionisti come La Nuova Investigativa, che fornisce materiale utilizzabile in sede stragiudiziale e giudiziaria per richiedere l’addebito della separazione secondo l’art. 151 del Codice Civile, si avrà la possibilità di far valere i propri diritti e potersi così tutelare nei confronti del coniuge infedele.