La famiglia di Borsellino è amareggiata, l’ultima beffa è che nessuno pagherà per le indagini depistate. Alla fine scompare ogni responsabilità per le indagini inquinate.
Una storia di silenzi e bugie lunga 30 anni. L’ex ispettore Michele Ribaudo è stato assolto perché il fatto non costituisce reato. L’ex dirigente di polizia e il capo del gruppo d’indagine sulle bombe del 1992 salvati invece dalla prescrizione. Non ci sarà nessuna verità per Borsellino. I giudici dell’ultimo processo hanno scritto che questo fu il più colossale depistaggio della storia d’Italia. Un processo fatto di molte bugie, silenzi e “non ricordo”.
“In questo processo, ci sono stati testimoni convocati dall’accusa, appartenenti al gruppo d’indagine sulle stragi Falcone e Borsellino, che non hanno fatto onore alla divisa che indossano, si sono trasformati in testi della difesa in maniera grossolana”. Ha detto il pm Stefano Luciani.
Borsellino, nessuno pagherà
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Dopo quasi dieci ore di camera di consiglio il Tribunale di Caltanissetta ha deciso di ‘salvare’ i tre poliziotti imputati per il depistaggio sulle indagini nella strage di Borsellino.
Le mensogne costruite grazie ai falsi collaboratori di giustizia avrebbero aiutato i veri colpevoli a farla franca. Erano imputati di calunnia aggravata dall’avere favorito la mafia. Il venire meno dell’aggravante ha determinato la prescrizione del reato di calunnia.
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Sara Mellino