Cultura

Buoni Propositi 2019

   Butto, tengo.

Ok siamo al 30 dicembre, l’anno sta giungendo al termine e chi può credere che sono già passati 365 giorni dal penultimo giorno del 2017. Forse le vostre vite sono cambiate, forse sono rimaste esattamente com’erano, forse non vi siete ancora fermati un attimo per riflettere su cosa effettivamente è rimasto immutato e su cosa invece, ad oggi, è totalmente diverso.

E allora il mio consiglio è di fermarvi, anche mentre leggete questo articolo, e di chiudere gli occhi. Pensate a tutte le cose rilevanti accadute quest’anno, iniziate con ciò che volete lasciare; ricordi, pensieri, preoccupazioni ed emozioni negative che non necessitano più la vostra attenzione.

Ora pensate invece a quello che vi è rimasto nel cuore, alle emozioni che avete provato e che volete conservare nel 2019, cercate di ricordare i profumi, le sensazioni e le melodie che vi fanno pensare al 2018 come ad un anno positivo.

Fate un respiro profondo, inspirate come se il flusso d’aria entrante fosse tutto ciò che di positivo volete tenere con voi, lasciate che attraversi ogni parte del nostro corpo e che le emozioni vi pervadano. Ora  espirate come se invece questo flusso d’aria fosse tutto quello che volete lasciare nel 2018, espirate a lungo finché tutto il negativo sarà letteralmente fuori da voi.

Da lunedì inizio, da lunedì smetto

E adesso che avete fatto mente locale, che avete preso coscienza di quello che veramente ha contato di più è il momento di passare alla fatidica lista di fine anno e intendiamoci, non sto parlando della lista della spesa.

Ci siamo, il re di tutti i lunedì è arrivato, il famoso « anno nuovo » sta per iniziare ed è più di una settimana ormai che si sentono i soliti « dal primo gennaio inizio… » « nel 2019 smetto… » e via dicendo.

E voi? Avete già pensato ai buoni propositi?

Smetto di fumare, inizio la dieta, mi iscrivo in palestra (e magari bastasse solo iscriversi…), non mi riduco più all’ultimo minuto, mi organizzo per tempo. Questi sono solo alcuni dei buoni propositi più popolari ma la vera domanda è: come faccio a portare a termine quello che mi sono riproposto di fare?

Ho giusto qualche consiglio per voi a riguardo. 

S.M.A.R.T.

Partiamo da questo acronimo apparso nel 1981 sul Journal Management Review. 

S (specific) specifico: gli obiettivi che vi siete riproposti di raggiungere devono essere specifici, ovvero non vaghi. Se decidete di perdere peso ad esempio, stabilite già quanti chili avete esattamente intenzione di perdere.

M (measurable) misurabile: dovete trovare un modo per tenere traccia dei vostri progressi (e regressi) che non si basi su sensazioni soggettive ma su prove oggettive; rimanendo sul caso della perdita di chili, ogni volta che vi pesate prendete nota delle variazioni di peso in modo che possiate avere una visione oggettiva del vostro percorso.

A (achievable) realizzabile: siate sempre realisti, cercate di capire se ciò che vi siete riproposti sia effettivamente realizzabile e non sia un po’ troppo al di sopra delle vostre possibilità. Obiettivi troppo ambiziosi infatti, portano spesso a demotivazione e abbandono.

R (relevant) rilevanti:  in una società in cui le persone sono sempre più influenzate dall’opinione altrui è bene capire se quello che ci siamo proposti di realizzare sia importante per noi e non per gli altri, è necessario che il desiderio sia personale e soprattutto che non sia basato su una scelta impulsiva o su sentimenti del momento. 

T (time bound) tempo: è necessario che vi poniate un limite di tempo realistico, è preferibile piuttosto che suddividiate il vostro percorso in piccole tappe anche se questo comporterà un tempo di riuscita maggiore del progetto intero. Fare le cose di fretta non è mai stata una buona idea dopotutto no?

Le 3P

Pubblico: iniziate con lo scrivere il vostro obiettivo, trasformatelo in lettere, insomma mettetelo su carta e, se ve la sentite, condividetelo sui social. Sembrerà strano ma questo vi sarà decisamente di aiuto; ricerche come quelle condotte dallo psicologo  Robert Cialdini sulla persuasione interpersonale, hanno provato che è molto più probabile che il nostro cervello, secondo il principio di impegno e coerenza, faccia meno fatica a portare a termine un progetto se quest’ultimo è stato scritto e così in qualche modo reso « pubblico ».

Persone: per quanto possiamo raccontarcela, nessuno ce la fa mai da solo, si ha sempre bisogno di qualcuno che ci aiuti a essere coerenti e persistenti. Persone che insieme a voi si sono poste lo stesso obiettivo da portare a termine, persone che saranno li per sostenervi quando starete per mollare e persone che useranno man forte quando ce ne sarà bisogno.

Pratica: solo dopo un po’ di tempo sarà più facile rispettare i piani, dovete infatti fare in modo che tutto ciò che dovete fare per raggiungere il vostro obiettivo diventi parte del vostro quotidiano. Questo sarà possibile solo con molta pratica. Per prendere una nuova abitudine infatti, ci possono volere dai 15 ai 254 giorni quindi armatevi di pazienza e ripetete e ripetete cercando magari di legare le nuove abitudini alle vecchie in modo che vi venga tutto più automatico e che non risulti una completa novità. 

Spuntate la lista.

Considerato che il nostro cervello ha un rapporto difficile con l’astrazione e che è in continua ricerca di gratificazione immediata, è bene premiarsi ogni tanto.

Non è necessario che sia un premio concreto, il solo scrivere i vari passaggi necessari al raggiungimento dell’obiettivo e lo spuntare i punti della lista ogni volta che si fa un passo avanti infatti produce nel nostro cervello la stessa reazione chimica di quella provocata da un premio « concreto ».E’ proprio questo ciò vi aiuterà a creare un’abitudine e a mantenerla.

Piano B

Pensate sempre a un piano B, visualizzate i possibili ostacoli che potrebbero impedire o rallentare la vostra riuscita e non fatevi trovare impreparati. Abbiate sempre un’alternativa, pensate sempre a un “se succede questo…allora…”, questo eviterà che voi abbandoniate alla prima difficoltà solo perché non sapete come rimediare.

Azione

Infine un’ultima parola chiave : azione. Non pensate solo a raccogliere informazioni su come, quando e perché perdere peso (tanto per rimanere su questo esempio); costruirsi un piano d’azione su misura è sicuramente la prima cosa da fare ma metterlo in atto è essenziale, quindi agite.

Concludo con una citazione dell’autore americano Derek Sivers riferita proprio a quest’ultimo punto: « Se informarsi fosse la risposta, allora saremmo tutti milionari con addominali perfetti ». 

Ed eccoci alla conclusione, spero di esservi stata d’aiuto nell’organizzare la vostra lista e, in caso non sia una vostra abitudine o siate un po’ scettici riguardo la sua effettiva utilità, spero allora di esservi stata utile nel ricordare ciò che più vi ha fatto emozionare quest’anno.

Buon anno a tutti,

Michela.

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