Le caldaie a condensazione consentono di riscaldare gli ambienti in maniera efficace e nel rispetto dell’ambiente, coniugando efficienza e risparmio energetico. Inoltre, contribuiscono in maniera fattiva alla riduzione del consumo di combustibili fossili, a fronte di un’ottimizzazione del calore generato negli ambienti.

Si trovano disponibili secondo molteplici modelli e tipologie e tra questi le caldaie Beretta a condensazione sono considerate tra le più evolute ed eco-friendly. In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più sulle loro caratteristiche, così da fornirvi qualche spunto utile per un eventuale acquisto.

Beretta, una garanzia quando si parla di climatizzazione

Da oltre cinquant’anni Beretta propone soluzioni di eccellenza per il riscaldamento residenziale, all’insegna della qualità e dell’innovazione. Le caldaie a condensazione ne sono un esempio, complice la capacità di garantire un rendimento elevato attraverso il recupero del calore latente contenuto nei fumi: una tecnologia introdotta negli ultimi anni e che la casa produttrice ha saputo interpretare al meglio.

L’azienda è attiva dagli anni Cinquanta e nel corso della sua storia è riuscita a mantenere immutati i valori originari, adattandosi alle esigenze del tempo presente, attualizzandole. Il tutto ampliando il ventaglio di prodotti e prestando attenzione alla sostenibilità: un aspetto che sta diventando imprescindibile alla luce degli ultimi eventi legati al cambiamento climatico.

Caldaie Beretta a condensazione: come funzionano

Abbiamo già accennato al funzionamento di questa tipologia particolare di caldaie, che sfruttano il calore residuale per generarne altro, attraverso un meccanismo improntato al riciclo e al riuso, dove ogni grammo di combustibile risulta prezioso e in quanto tale va utilizzato. Ora, però, entriamo più nel dettaglio.

Si ottiene, con tale soluzione, un aumento del rendimento del dispositivo: i fumi si raffreddano e tornano nuovamente a uno stato solido e si recupera il calore residuo per pre-riscaldare l’acqua intorno all’impianto. Ciò consente di abbassare la temperatura dei fumi in uscita, senza compromettere la temperatura di mandata dell’acqua, decisamente più bassa rispetto a quella dei generatori tradizionali.

È questa scelta a fare la differenza nelle caldaie Beretta a condensazione. Essendo le temperature medie inferiori, si ottengono delle perdite minori per il calore di irraggiamento, a fronte di un risparmio energetico pari ad almeno il 40% nel momento in cui vengono applicate ad impianti a bassa temperatura. Tra questi troviamo quelli con serpentino a parete/a pavimento così come con pannelli a soffitto.

C’è anche un altro aspetto che distingue le caldaie a condensazione Beretta e risiede nel fatto che tra le innovazioni di ultima generazione c’è quella di impiegare una miscela di idrogeno e gas naturale fino al 20%. Un plus di non poco conto in chiave green.

Quanto durano le caldaie Beretta a condensazione?

Le caldaie a condensazione realizzate da Beretta si distinguono per la durata ottimale nel tempo, in virtù di una media contemplata tra i 15 e i 20 anni. Questo a patto non solo di scegliere modelli tra i più avanzati e moderni, ma di effettuare gli opportuni controlli e opere di manutenzione, così da monitorarne nel tempo l’efficienza.